ROMA, 9 novembre 2020 - Chiamatela pure zona Caicedo. Ormai i numeri dell’attaccante ecuadoriano sono abbastanza considerevoli da potersi prendere di diritto lo scettro di mattatore dei minuti finali. “Il panterone”, così ormai tutti lo chiamano a Roma, l’ha rifatto di nuovo. Gol allo scadere, e sempre più pesanti. Una settimana d’oro quella che lo ha visto protagonista. Prima la rete al 98esimo di gioco al Torino che ha regalato i tre punti alla Lazio, poi la rete del pareggio contro lo Zenit in Champions League a otto dallo scadere, infine il gol dell’1-1 all’Olimpico contro la Juventus a pochissimi secondi dal triplice fischio. Insomma non è finita fino a che Caicedo non mette il timbro.
Caicedo: "Sono senza parole, non molliamo mai"
Un vero e proprio marchio di fabbrica, così come successo già nella scorsa stagione. La Lazio è tra le squadre ad aver ottenuto più punti negli ultimi 15 minuti di gara o addirittura contando i soli minuti di recupero nell’anno solare. E merito è anche di Caicedo. Segno di una squadra che non molla mai fino alla fine, che ci crede fino all’ultimo istante. E proprio l’attaccante ecuadoriano ha commentato a fine gara il suo gol: ”Zona Caicedo? Non so cosa dire, il gol è di tutti. Gran merito è di Correa che ha fatto tutto alla perfezione. Sapevamo che qualcosa potesse succedere, sono senza parole. Oggi ho sbagliato un paio di palle, il campo non era in ottime condizioni. Ma questa squadra non molla mai, la Juventus ha abbassato i ritmi un po' nel finale, ma il merito è davvero di tutti. Immobile? Con Ciro ho un rapporto eccezionale. Aspetto che torni lui, così come Leiva e Strakosha. In un paio di giorni torneranno. Ciro è la bandiera di questa squadra. Con questa cattiveria possiamo andare avanti a lungo, ci serviva la prestazione di Torino. Ora dobbiamo continuare così”, il suo commento ai microfoni di Dazn.
Leggi anche - Inter, spunta l'ipotesi Isco. Eriksen potrebbe essere sacrificato