Roma, 14 marzo 2023 - Da quando Felipe Anderson è tornato a vestire la maglia biancoceleste, Sarri non ha ancora avuto il coraggio di togliergli la maglia da titolare. Giovedì in Conference League sarà la partita ottantacinque su ottantacinque nell'undici iniziale per il brasiliano. A questo dato bisogna aggiungere anche il suo contributo in zona gol. Tra assist e reti, la sua duttilità ha permesso di rendere meno amara l'assenza di Immobile. In Olanda contro l'AZ Alkmaar toccherà proprio al numero 7 della Lazio guidare l'attacco dei capitolini, a caccia del nono gol stagionale, il primo nella sua Conference League. Il brasiliano infatti è in caccia di un gol che possa svoltare la propria stagione. Non mette il proprio nome nel cartellino dei marcatori da undici partite e vuole interrompere a tutti i costi questo digiuno. Quest'anno in Olanda è già riuscito a punire una formazione dei Paesi Bassi, 4-2 rifilato al Feyenoord nella prima giornata di Europa League. È arrivato il momento del bis.
Dopo il pareggio per 0-0 in campionato e in vista dell'importantissimo derby di domenica, Sarri sta pensando a come rivoluzionare la Lazio in vista del ritorno degli ottavi di Conference League. Per quanto il tecnico toscano abbia tutte le intenzioni di ribaltare la sconfitta rimediata all'Olimpico, la partita passa in secondo piano, rispetto ad un campionato che permette di sognare la Champions League la prossima stagione. Proprio per questo l'allenatore degli aquilotti sta pensando ad un turnover formato maxi per la partita in Olanda. Questa scelta potrebbe infatti permettere di trovare protagonisti inaspettati per il finale di stagione e far rifiatare i protagonisti con tanti, troppi, minuti sulle gambe.
Tra i pali torna il portiere di portoghese Maximiano, che in Europa ha sempre ben figurato, dopo un avvio disastroso in campionato. Il centro della difesa laziale parlerà spagnolo, con i due iberici Gila e Patric favoriti, con Patric in forse a causa di un problema alla schiena, nel caso pronto uno tra Casale e Romagnoli. Lazzari si prenderà la fascia destra, mentre a sinistra si valuta il possibile esordio di Luca Pellegrini. A centrocampo fiducia a Vecino che domenica dovrà obbligatoriamente saltare il derby, causa squalifica. A completare il reparto il brasiliano Marcos Antonio e Basic. In attacco ci sarà l'infaticabile Felipe Anderson schierato come "falso nueve", supportato sulle fasce da Luka Romero e Cancellieri. Si prospetta un po' di riposo per Zaccagni e Pedro.
La Uefa intanto ha comunicato il nome dell'arbitro che dirigerà l'incontro di giovedì sera in Olanda. Il fischietto del match sarà lo sloveno Matej Zug, che sarà supportato da assistenti, quarto uomo e VAR tutti sloveni. Ad affiancare Zug ci saranno i suoi connazionali assistenti: Matej Zunic e Manuel Vidali. Quarto uomo il signor Asmir Sagrkovic, mentre in sala VAR ci saranno Rade Obrenovic (VAR) e Nejc Kajtazovic (AVAR). Il direttore di gara balcanico ha già diretto una partita dei biancocelesti: allora la Lazio fu sconfitta per 1-0 a Istanbul contro il Galatasaray nella scorsa edizione della Europa League. Per lo sloveno è invece il primo precedente assoluto con gli olandesi dell'AZ Alkmaar.
Sale la febbre del derby: Olimpico quasi esaurito
Ogni derby è una partita speciale, che da sola può salvare o rovinare un'intera stagione. Quando la posta in palio è alta, come sarà domenica sera, i tifosi non possono che essere elettrizzati. Lazio e Roma si ritroveranno domenica allo Stadio Olimpico per la stracittadina di ritorno, in palio c'è un posto al sole tra le prime quattro del campionato. Saranno tre punti dal peso specifico elevatissimo nella corsa alla Champions League e per questo i tifosi biancocelesti non vogliono far mancare il proprio sostegno a Milinkovic-Savic e compagni.
La vendita dei tagliandi procede spedita e per quanto riguarda i settori dedicati ai tifosi laziali, sono già esauriti i biglietti per la Curva Nord e i Distinti. Rimangono circa 2500 posti liberi in Tribuna Tevere e circa 1200 in Tribuna Monte Mario, mentre i tifosi giallorossi hanno polverizzato i 25mila biglietti messi loro a disposizione per il settore ospiti. Saranno 56 mila i tifosi previsti di fede laziale, con l'obiettivo di sfondare quota 60mila. La settimana del derby è appena agli albori, ma in aria si respira già l'atmosfera della partita.
Ma perché l'ambiente è così elettrico? Perché sono ormai 7 anni che Roma è una squadra per due città. Da 7 stagioni infatti nessuna delle due squadre riesce ad imporsi sull'avversaria, con il bottino della doppia sfida che viene sempre spartito. L'ultima volta furono i giallorossi di Garcia all'andata e poi di Spalletti al ritorno a prendersi i sei punti nella stagione 2015-16, da lì in poi ogni anno il derby ha saputo rendere felice le due tifoserie, prima una e dopo pochi mesi l'altra.
L'anno successivo, il primo in cui i due club iniziarono a dividersi il trono di Roma, furono prima i romanisti a trionfare nella sfida d'andata con uno 0-2 firmato Strootman e Nainggolan. Al ritorno però fu la Lazio di Inzaghi a festeggiare con i suoi tifosi, con un perentorio 1-3 firmato Keita Baldé (doppietta per lui) e Dusan Basta. Nell'annata seguente il primo appuntamento fu vinto di nuovo dalla Roma per 2-1, con i gol di Perotti e Nainggolan, contrapposti a quello di Immobile. Al ritorno invece fu un poco entusiasmante pareggio a reti bianche. Roma che ha più feeling con il derby d'andata, vincendolo anche nella stagione 2018/2019. A realizzare i gol del 3-1 giallorosso furono Pellegrini, Kolarov e Fazio, mentre alla squadra di Inzaghi non bastò la rete di Immobile. Lazio che però si è vendicata nella sfida di ritorno con Caicedo, Immobile e Cataldi a certificare il dominio biancoceleste, contro una Roma impotente e piegata al volere della formazione di Inzaghi. Il campionato 2019/2020, quello della pandemia, terminato in agosto, vide entrambe le stracittadine terminare in pareggio sul risultato di 1-1.
La stagione successiva si aprì con un nuovo 3-0 Lazio, con Ciro Immobile a realizzare una doppietta, impreziosita da una magia dello spagnolo Luis Alberto. Al ritorno però ci fu la risposta della Roma, con i timbri di Mkhitaryan e Pedro, che oggi ha cambiato sponda del Tevere per accasarsi alla Lazio. Un Pedro che ama segnare nei derby. Spietato, come solo certi campioni sanno essere, insieme a Milinkovic-Savic e Felipe Anderson, mise la firma sul 3-2 della Lazio nel derby d'andata della stagione 2021-22. Di marca giallorossa invece il ritorno, che inflisse una severa punizione ai cugini con un 3-0 che lasciò poco spazio alla squadra di Sarri per una replica.
Ora i ragazzi in maglia biancoceleste vogliono spezzare questo ciclo di risultati. All'andata furono infatti loro ad imporsi per 0-1, grazie al gol di Felipe Anderson, nato da un pasticcio in fase di costruzione di Ibanez, che perse il pallone nella propria area, lasciando il connazionale in maglia Lazio a tu per tu contro un Rui Patricio incolpevole. Il derby si giocherà solo domenica, ma in città non c'è sfida europea che tenga, la testa dei tifosi è già rivolta al weekend.