Milano, 15 maggio 2021 - "Sono molto felice di essere all’Inter, ancora di più dopo questo scudetto che mancava da tanti anni. Stiamo vivendo un momento incredibile e non posso pensare a una cosa diversa dallo stare qua. Poi quello che riguarda il rinnovo o clausole si risolve con il mio procuratore e basta". Lautaro Martinez giura fedeltà ai colori nerazzurri. L'argentino, nonostante le voci che lo vorrebbero nel mirino delle spagnole (Atletico, Barcellona e Real), si vede ancora a Milano sia il prossimo anno che le stagioni a venire. "Sono stato vicino al Barcellona - svela ai microfoni di Sky Sport - Avevo parlato anche con Messi. Ma ho scelto di rimanere qua e non ho sbagliato".
La strada verso il tricolore
A testimoniare la bontà della decisione del Toro c'è il fresco scudetto vinto. "La cosa più bella ed emozionante penso sia avere tanti punti di vantaggio sulla seconda. Questo vuol dire che abbiamo fatto un lavoro importante e dopo diversi anni, vedere tutta la gente gioire prima della partita con la Sampdoria e dopo la partita tra Sassuolo e Atalanta, è stato bello. Anche quando siamo usciti dalla Champions League abbiamo parlato tanto del traguardo scudetto: rimaneva solo questo obiettivo e dovevamo andarlo a prendere. Abbiamo lavorato tantissimo e siamo stati tutti i giorni a pensare a quello che c'era da fare. Ci siamo riusciti e adesso siamo molto felici".
L'intesa con Lukaku
Decisivo l'apporto della premiata ditta Martinez-Lukaku. "Il nostro rapporto l'abbiamo costruito dal primo giorno che è arrivato. Lui l'anno prima guardava le partite dell’Inter e abbiamo parlato due o tre ore il primo allenamento di questo. Poi c'è tutto il lavoro fatto giorno per giorno col mister e anche con Alexis (Sanchez, nda). A lui - continua il classe '97 - dico sempre che c'è una gara tra noi tre, perché ogni allenamento cerchiamo di migliorare e dare il massimo. Ognuno quest'anno ha fatto uno step in avanti e questo è importante per la crescita dell’Inter e di questo gruppo".
Crescita esponenziale
La crescita di Lautaro dal suo arrivo a Milano tre anni fa è sotto gli occhi di tutti. "Ho avuto bisogno di tempo per adattarmi, nei primi sei mesi ho giocato poco ma era normale perché ero appena arrivato dall’Argentina: era un calcio nuovo, dovevo capire come si giocava qua con nuovi compagni. Questa stagione è stata importante per me per questo: non ho perso nessuna partita, ho fatto un ottimo lavoro anche in fase difensiva, il mister mi ha fatto crescere tanto anche tatticamente. Devo solo ringraziare tutti".
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