Kalidou Koulibaly (Ansa)
Napoli, 7 luglio 2022 - La pista nelle ultime settimane sembrava essersi raffreddata. Poi l'accelerata della Juventus, che nella giornata di mercoledì ha chiaramente fatto capire a tutti di voler fare sul serio per Kalidou Koulibaly: con tanto di offerta ufficiale recapitata al Napoli.
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L'offerta della Juventus
Per il senegalese è pronto un triennale da 6 milioni netti più bonus facilmente raggiungibili, mentre per al club partenopeo dovrebbe essere recapitata una proposta da 30 milioni che non si discosta molto dai 40 richiesti da Aurelio De Laurentiis per lasciar andare via l'ennesimo senatore dopo gli addii già conclamati di Lorenzo Insigne, Dries Mertens e David Ospina. Prima ancora dell'assenso del patron, consapevole di rischiare di perdere a zero un altro giocatore tra un anno, serve quello del diretto interessato, molto legato ai colori azzurri al punto da poter anche decidere di declinare un'offerta così importante proprio per non arrecare un'altra delusione a una piazza che ha già vissuto le dolorose migrazioni di Fabio Quagliarella, Gonzalo Higuain e Maurizio Sarri direzione Torino. Di fatto però altre proposte interessanti per il senegalese non ne sono arrivate: nessuno dei top club anelati, neanche Barcellona e Paris Saint-Germain, si è fatto avanti per colui che la Juve ha scelto senza più esitazioni come erede di Matthijs De Ligt. Le esitazioni, quelle vere, albergano in casa Koulibaly, mentre sul fronte del suo agente, Fali Ramadani, pare tutto ben indirizzato, con tanto di incontro già avvenuto con i vertici della società piemontese. A proposito di società: la contromossa del Napoli potrebbe essere più imminente di quanto sembri.
La replica del Napoli
Un quadriennale da 5 milioni più bonus per evitare una cessione che rischia di inasprire ulteriormente gli animi intorno a De Laurentiis, già nel mirino di una bella fetta della tifoseria in quanto individuato come fautore della diaspora tuttora in corso dei senatori: figurarsi se uno di essi dovesse vestirsi di bianconero. Il senatore in questione, con sul tavolo le proposte delle due eterne rivali, dovrà quindi prendere una decisione senza ritorno: in un senso o nell'altro. Il cuore ovviamente direbbe Napoli, ma l'impressione è che, al di là della bontà dell'eventuale proposta di rinnovo, qualcosa si sia rotto tra il senegalese e la società. E forse in parte anche con la squadra, che troppe volte in questi anni ha sfiorato grandi traguardi prima di crollare sul più bello: crolli che rischiano di avere ripercussioni anche sul futuro.
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