Torino, 28 settembre 2022 - Il Vlahovic imbronciato e scuro in volto visto ultimamente alla Juventus ha lasciato posto al Vlahovic sorridente e festante in Nazionale. Il serbo, dopo l'assist per Mitrovic nel successo per 4-1 di sabato ai danni della Svezia, ha trovato la via della rete in casa della Norvegia di quell'Haaland a cui spesso e volentieri viene paragonato. Un gol (il primo nella vittoria per 2-0) arrivato non solo per merito dell'istinto da killer vicino alla porta avversaria dell'ex Fiorentina, ma anche grazie al cross rasoterra del compagno in bianconero Kostic, a dimostrazione di come quell'asse - se ben sfruttato - possa portare risultati efficaci.
Cercasi gol su azione
Asse che Massimiliano Allegri riproporrà anche domenica sera a Torino contro il Bologna. L'augurio del tecnico livornese è che il periodo passato in Nazionale abbia rigenerato i suoi calciatori, Vlahovic compreso, che in questo senso ha lanciato messaggi inequivocabili. Dopo le soddisfazioni con la Serbia, il classe 2000 ha bisogno adesso di ritrovare la gioia personale con il proprio club, che manca dal 31 agosto, giorno della punizione da 3 punti contro lo Spezia. Per il momento, il numero 9 della Juventus ha segnato quattro reti in campionato, ma appena una su azione, peraltro a gara praticamente già chiusa contro il Sassuolo. Era la prima giornata, il 15 agosto, e la doppietta rifilata ai neroverdi lasciava assolutamente ben sperare.
Investimento da salvaguardare
Un mese e mezzo dopo, il Vlahovic bianconero appare un calciatore in difficoltà, per suoi demeriti e per la scarsa capacità della squadra di azionarlo nel modo corretto. Sarà questo uno dei grandi nodi che Allegri dovrà sciogliere a stretto giro di posta, anche alla luce dell'investimento fatto dalla società del presidente Andrea Agnelli quasi un anno fa, in occasione della finestra invernale di mercato. Per non bruciare quella spesa e per evitare che possano crearsi malumori, l'allenatore dei piemontesi sarà chiamato - magari inserendo fin dal primo minuto un'altra vera punta (ma con caratteristiche diverse rispetto a Vlahovic) come Milik - ad esaltare le qualità del proprio centravanti, dai cui piedi passa inevitabilmente buona parte delle fortune della Vecchia Signora.
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