Torino, 1 novembre 2022 - Sarà una Juventus a dir poco incerottata quella che domani affronterà il Paris Saint Germain in occasione dell'ultimo impegno della fase a gironi di Champions League. Rispetto alla trasferta di Lecce, Massimiliano Allegri avrà solamente un Manuel Locatelli in più a disposizione. "Recuperiamo esclusivamente lui. Alcuni dei giovani che hanno giocato a Lecce lo faranno anche domani, quindi anche per loro sarà un bel test. E' una partita importante, dobbiamo cercare di qualificarci all'Europa League - dice il tecnico bianconero - Brucia tantissimo non essere agli ottavi, perché perdiamo l'occasione di confrontarci con le migliori. Ma questo ci deve dare rabbia e stimoli per il prosieguo della stagione. Le prestazioni in Champions a livello di risultati sono state bruttissime".
Il bollettino
Il tema infortuni inevitabilmente tiene banco. "Sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa, ma ci sono stati tanti infortuni traumatici. Per l'Inter dovremmo avere a disposizione Bremer e Di Maria, poi da lunedì penso anche Paredes. Per gli altri ne riparliamo per gennaio. Domani Vlahovic non è a disposizione, speriamo di averlo per l'Inter - continua Allegri - Chiesa? Momentaneamente non è nelle condizioni di giocare. Ha fatto una partita dopo Lisbona e sono andato a vederlo. Poi ha avuto bisogno di quattro giorni di recupero. Non è in condizione ottimale, speravo di averlo il più presto possibile e magari nell'ultima settimana prima della sosta per il Mondiale". Mondiale al quale Paul Pogba non prenderà parte. "Una volta presa la decisione di non essersi subito operato le speranze per la Juventus e i Mondiali erano ridotte al lumicino. Noi siamo stati penalizzati a non avere un giocatore come lui", il pensiero dell'allenatore livornese.
Giovani
Alla luce della lunga lista di assenti, Allegri è sostanzialmente obbligato dare spazio ai più giovani. "Giovani? Ce ne sono una dozzina più o meno alla Juventus. Non possiamo pensare che un ragazzo che non ha esperienza, oltre a portare entusiasmo ed energia, possa risolvere i problemi. Devono fare un cammino normale, lavorando in maniera serena e tranquilla. Se giocano in questo club vuol dire che hanno qualità. Non sono matto, li ho sempre fatti giocare, fin dai tempi di Kean".