Torino, 18 novembre 2020 - Un martedì sera di Nations League da leoni per Alvaro Morata e la sua Spagna. L'attaccante della Juventus è stato protagonista nel tennistico 6-0 rifilato dalla Furie Rosse alla Germania e che è valso loro il pass per la Final Four. Dopo oltre un anno, il classe '93 ha ritrovato la via delle rete con la maglia della propria Nazionale, sbloccando le marcature. Per l'ex Real Madrid il magic moment continua: nelle undici presenze stagionali fra Juve e Spagna, Morata ha partecipato per dieci volte in maniera decisiva a un'azione che ha portato a un gol (sette marcature e tre assist). Un ruolino di marcia impressionante, che gli ha permesso di diventare un insostituibile per Andrea Pirlo.
Ronaldo ancora a secco
Se Morata si è tolto la soddisfazione di segnare in Nazionale, lo stesso non è accaduto a Cristiano Ronaldo, rimasto all'asciutto per la seconda gara di fila con il suo Portogallo. Per CR7 l'appuntamento con il sorpasso ai danni di Ferenc Puskas al quarto posto della classifica dei bomber più prolifici di sempre è nuovamente rimandato. Eppure i lusitani sono comunque riusciti a violare il campo della Croazia, imponendosi per 3-2 e chiudendo così al secondo posto nel loro raggruppamento davanti alla Svezia di Dejan Kulusevski, retrocessa in Lega B dopo il k.o. per 4-2 in casa di quella Francia già qualificata alla Final Four.
Umori contrastanti
Nella fila transalpine, ancora un'ottima prova per Adrien Rabiot, già fra le note più liete del successo di sabato scorso sul Portogallo. Può sorridere insomma Pirlo, che si ritroverà fra le mani un giocatore in forma (nonostante qualche acciacco muscolare evidentemente superato) e in fiducia. Umore a terra invece per Juan Cuadrado, che con la sua Colombia ha rimediato una pesantissima sconfitta per 6-1 per mano dell'Ecuador, nella sfida valida per le qualificazioni ai prossimi Mondiali.