Torino, 23 settembre 2021 - I primi tre punti in campionato. Le prestazioni di alcuni singoli. La reazione dopo lo svantaggio. Le buone notizie arrivate dalla trasferta a La Spezia si esauriscono qui per la Juventus, che contro i liguri è andata a un passo dal baratro. Già, perché perdere anche contro la squadra di Thiago Motta sarebbe stato un disastro di proporzioni incalcolabili. Disastro evitato solo grazie ai gol di Federico Chiesa e Matthijs de Ligt, due fra i giocatori più "discussi" da quando Max Allegri è tornato in panchina. Ma nonostante il successo, la Vecchia Signora continua a scricchiolare e a non convincere.
Difesa colabrodo
Basti pensare che da marzo a oggi, Madama è la squadra che incassa gol da più partite di fila nei top cinque campionati europei. Con quella di ieri, il tassametro ha raggiunto quota 19 gare, pareggiando il precedente del 2010. Peggio la Signora ha fatto solo nel 1955 con una striscia di 21 incontri. A ciò vanno aggiunte le otto volte in cui Szczesny ha già dovuto raccogliere il pallone dal fondo del sacco e le quattro rimonte subite su sei uscite stagionali. Bonucci e compagni dimostrano scarsa, scarsissima solidità e la sensazione è che non siano mai davvero in controllo della situazione. Difetti che questo gruppo si porta dietro dalla scorsa annata.
"Qualcosa manca"
Una disamina che trova conferme nelle parole pronunciate da un ex senatore - e tuttora grande tifoso - bianconero come Claudio Marchisio. "i giocatori non sono di certo scarsi, anzi. Devono però trovare una strada tutti insieme, uniti, a livello tecnico e mentale, nello spogliatoio e in campo. Questo può portare a prendere meno gol, a segnarne, a fare risultati. La Juve oggi è una squadra che viene spesso recuperata, questo succede se non hai il controllo. Qualcosa sicuramente manca". Ad Allegri il compito di lavorare per rendere la Signora più stabile e continua di quanto non lo sia stata fino a oggi.
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