Torino, 23 aprile 2023 - Dopo un primo tempo quasi da sbadigli Juventus e Napoli iniziano a sfidarsi quasi colpo su colpo: prima Osimhen centra il palo e poi, sull'altro fronte, Di Maria e Vlahovic si vedono annullare le rispettive reti a causa di azioni viziate da irregolarità. Il pareggio a reti bianche sembra scritto, ma in pieno recupero le mosse di Spalletti pagano: i due subentrati Elmas e Raspadori, con un assist e una pregevole rete, costruiscono il guizzo che vale la presa dell'Allianz Stadium e probabilmente dell'intero campionato, orientrato ormai inesorabilmente verso il capoluogo campano.
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Le formazioni ufficiali
Allegri tra i pali piazza Szczesny, protetto da Gatti, Rugani e Danilo: i quinti sono Cuadrado e Kostic, con Miretti, Locatelli e Rabiot in mezzo al campo e la sorpresa Soulé a supporto dell'unica punta Milik, grande ex di giornata. Spalletti risponde con Meret in porta e con una retroguardia dalle scelte piuttosto obbligate: i terzini sono Di Lorenzo e Olivera, mentre al centro c'è la coppia Kim-Juan Jesus. In mediana tocca ad Anguissa, Lobotka e Ndombele, con Osimhen al centro dell'attacco e Lozano e Kvaratskhelia in sua assistenza.
Primo tempo
Il Napoli parte forte e lo fa anche grazie a una brutta palla persa da Cuadrado al 5': Kvaratskhelia ne approfitta e cerca subito in area Osimhen, anticipato alla grande da Rugani di testa. Proprio Cuadrado al 10' prova a farsi perdonare con un mancino tutta potenza che Meret smanaccia non senza affanni. E' il segnale di una Juventus in crescita dopo i primi minuti passati in apnea a causa dello spasmodico possesso palla degli ospiti: al 12' Ndombele prova ad alleggerire la pressione con una botta dalla distanza che non centra il bersaglio. Al 14' Kim anticipa Rabiot su un cross di Kostic, ma la sfera arriva a Locatelli, che gira di testa trovando la risposta attenta di Meret. Al 16' quest'ultimo fa ancora buona guardia sull'incornata troppo debole di Milik, pescato da Kostic. Con il passare dei minuti il nervosismo e la tattica prendono il sopravvento, abbassando i ritmi di gioco su entrambi i fronti. La Juve prova a rompere l'equilibrio con Rabiot e Kostic, ma il tiro-cross del primo non trova alcun compagno pronto alla deviazione all'altezza del secondo palo e il secondo cestina un potenziale contropiede molto pericoloso sbagliando la misura del filtrante per Milik. Al 36' quasi commette lo stesso errore dall'altro lato del campo Lozano, che parte in solitaria e scarica un mancino senza troppe pretese che si schianta sul muro bianconero: il tutto con Kvaratskhelia solo soletto sulla sinistra. Il georgiano si mette in proprio al 42', ma Danilo è attento sul cross diretto verso Olivera. Sul ribaltamento di fronte Locatelli cambia gioco per Kostic, chiuso alla grande da Di Lorenzo. L'ultima emozione di un primo tempo non proprio memorabile è un cross forte e teso di Lozano sul quale nessun compagno di squadra riesce ad avventarsi: un po' lo specchio dell'intera frazione iniziale di entrambe le formazioni.
Secondo tempo
La Juve cerca di rendersi pericolosa dalle fasce: ci provano prima Kostic e poi Cuadrado, ma in entrambi i casi la difesa azzurra è attenta. Al 50' entra in scena Kvaratskhelia, che prima dribbla e poi calcia: Szczesny replica in due tempi. Il Napoli guadagna un corner, dai cui sviluppi svetta come al solito Di Lorenzo: il portiere di casa blocca il debole colpo di testa del capitano degli azzurri. Sul ribaltamento di fronte prova a entrare in scena un Soulé piuttosto timido fino a quel momento: la sfera gli arriva in area, ma su un rimpallo il giovane bianconero è anche piuttosto sfortunato. Al 55' Osimhen recupera una palla molto interessante e serve Kvaratskhelia, il cui destro è di poco alto. In questa fase della partita, come in effetti già successo nel primo tempo, i ritmi sono alti su entrambi i lati del campo: al 56' Kostic scocca un bel filtrante, intercettato da un ottimo intervento di Kim. Il Napoli prova a prendere il pallino del gioco in mano e ci riesce. Ciò spinge Allegri a cambiare qualcosa: fuori Miretti e Kostic e dentro Di Maria e Chiesa. Gli azzurri continuano a spingere e al 63' lo fanno con Kvaratskhelia, la cui botta viene respinta involontariamente da Osimhen: la sfera resta lì e il nigeriano prova ad approfittarne, con la difesa di casa che si rifugia in angolo. Allegri non è ancora contento della sua Juve e sostituisce Soulé con Fagioli: Spalletti replica tirando fuori Lozano e Ndombele e inserendo Elmas e Zielinski. La mossa sembra pagare, perché al 70' proprio Elmas combina con Di Lorenzo in area prima di lasciare la sfera a Osimhen, che con un destro leggermente deviato centra il palo. Il numero 9 azzurro non si dà per vinto e dagli sviluppi del seguente corner ci riprova, stavolta con la testa: Szczesny blocca il colpo di testa piuttosto centrale del capocannoniere del torneo. L'Osimhen show prosegue al 73', quando Di Lorenzo premia il taglio della punta, che gira al volo mandando la sfera di poco sopra la traversa. Anche Elmas - ottimo il suo impatto sulla partita - ci prova con una conclusione dalla distanza, ma la mira è decisamente più imprecisa di quella del compagno. La Juventus prova a riaffacciarsi in attacco all'80' sfruttando un piazzanto e lo fa grazie a due difensori: Gatti apparecchia per Rugani, che in acrobazia non trova il bersaglio. L'occasione comunque ha il merito di svegliare i bianconeri, che dopo un giro di lancette sfiorano la rete con Milik, che scocca un mancino di poco out: bene nell'occasione Fagioli, che con il suo pressing aveva scippato la sfera al Napoli. Il gol dei padroni di casa è nell'aria e arriva all'83', quando Di Maria viene innescato in profondità e, a tu per tu con Meret, non sbaglia: l'arbitro Fabbri viene richiamato dal VAR e, dopo on field review, annulla tutto per un fallo a inizio azione su Lobotka. Passato lo spavento, Spalletti cambia: fuori Kvaratskhelia e dentro Raspadori. Allegri risponde con Vlahovic per Milik: il nuovo entrato ripaga subito la mossa girando in rete una palla di Chiesa precedentemente uscita, portando Fabbri a spegnere ancora la gioia del pubblico di casa. Il pareggio a reti bianche sembra scritto e invece al 93' il Napoli a sorpresa passa in vantaggio con Raspadori, che col mancino beffa Szczesny su cross di Elmas. Spalletti alza il fortino inserendo Rrahmani per Lobotka: anche questa mossa del tecnico azzurro paga, con il risultato che non cambia più e che sorride a una capolista sempre più in fuga.