Torino, 5 novembre 2020 - Alvaro Morata in questo inizio di stagione sembra diventato re Mida: ogni pallone che tocca diventa oro. O meglio, gol. Sono già sei le marcature dal suo ritorno alla Juventus, di cui quattro in Champions League (lo spagnolo è in testa alla classifica marcatori insieme a Diego Jota, Haaland e Rashford). E il bottino sarebbe potuto essere ancora più ricco, non fosse stato per le sei reti annullate per questioni di centimetri. Insomma, il numero 9 ha avuto un impatto devastante, andando oltre le aspettative, almeno dal punto di vista realizzativo. Già, perché nella sua carriera l'ex Real non è mai stato un bomber d'area di rigore, ma un attaccante più bravo a giocare in velocità e per la squadra.
"Mi sento più completo"
Ma queste prime sette gare stanno facendo ricredere un po' tutti, specie chi aveva storto il naso alla notizia dell'arrivo del classe '92, dopo che alla Vecchia Signora erano stati accostati nomi come quelli di Luis Suarez ed Edin Dzeko. E' evidente infatti che questo Morata sia giocatore decisamente più forte rispetto a quello visto nelle precedenti stagioni in maglia bianconera. "Mi sento molto più completo e maturo: non ho più vent'anni e tutto quello che ho passato, nel bene e nel male, mi è sempre servito per imparare qualcosa - la riflessione dell'iberico dopo la doppietta rifilata al Ferencvaros - Penso che qui alla Juve ho tutto quello di cui ho bisogno. I margini di miglioramento, miei e della squadra, sono ancora ampi e penso che continuando così possiamo arrivare lontano".
Su Ronaldo e Dybala
Anche perché, quando non è Morata a lasciare lo zampino, ci pensa Cristiano Ronaldo a farlo. "E' un grande compagno, si mette sempre a disposizione. Poi parla tantissimo con tutti in squadra ed è questo che lo porta a farsi volere bene dal gruppo. E' il nostro giocatore più importante, speriamo continui a segnare e che ci possa trascinare fino a dove lui ha sempre in testa di arrivare - Dybala? Fra giocare con lui oppure con Cristiano il discorso cambia. Ogni calciatore ha le proprie caratteristiche, ma il mio compito è quello di sfruttare le sue qualità e i suoi movimenti, e quelli di Cristiano per cercare di pescare qualche gol".