Torino, 13 marzo 2022 - "La verità è che da quando abbiamo ricominciato la stagione ho avuto una conversazione con Allegri e prima di quella conversazione non mi sentivo così importante come ora. Non è successo niente, ma quando il tuo capo ti dà fiducia e ti fa capire quel che pensa di te è importante". Di fiducia adesso Alvaro Morata ne ha tantissima. Lo si vede quando ad esempio prova a rischiare una giocata più difficile, come accaduto diverse volte contro la Sampdoria. Scrollatosi dalle spalle - grazie all'arrivo di Dusan Vlahovic - il peso di dover ricoprire i panni di finalizzatore nonché di attaccante boa per la squadra, lo spagnolo è un altro.
La svolta
"Se gioca spalle alla porta fa più fatica, se gioca un po' defilato, prendendo palla incontro in diagonale, con un po' più di spazi, diventa più bravo e e mette in campo le sue qualità, che sono tante", il parere di Massimiliano Allegri. Uno che ha sempre creduto nelle capacità dell'ex Real Madrid. Dopo averlo fatto crescere nel suo primo ciclo, ora il tecnico della Juventus lo sta aiutando a rilanciarsi dopo un avvio di stagione complicato e un mercato di gennaio in cui il numero 9 pareva a un passo dal lasciare Torino, destinazione Barcellona. Morata non solo è rimasto, ma sta trascinando la Vecchia Signora: una volta con assist e sacrificio (vedi contro Verona ed Empoli), altre volte - come accaduto ieri o settimana scorsa con lo Spezia - andando personalmente a segno.
Capitolo futuro
Quella di Marassi è stata la prima doppietta stagionale, che ha consentito al classe '92 di salire a quota 11 gol in questa annata considerate tutte le manifestazioni. Un traguardo importante e al tempo stesso una bella carica di adrenalina in vista del ritorno con il Villarreal. Uno snodo fondamentale per la Juventus e per lo stesso Morata, che in passato si è rivelato in più di un'occasione l'uomo della Champions per i piemontesi. Chissà che la storia non possa ripetersi, il che aiuterebbe l'iberico a guadagnarsi altri punti per il discorso riscatto. Già, perché a giugno scade il prestito dall'Atletico Madrid e il club di Andrea Agnelli dovrà fare una scelta. "Se ci sarà ancora la Juventus nel mio futuro? Non lo so, purtroppo non dipende da me. La mia voglia di Juve non è mai andata via: l'ho detto tante volte, se non sarò qua l'anno prossimo sarò il primo tifoso della Juve". Chi vivrà vedrà.
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FRANCESCO BOCCHINI