Torino, 31 dicembre 2020 - Quello che si appresta a chiudersi è stato un annus horribilis per Sami Khedira. Ancora alla prese con problemi fisici, l'ultimo dei quali lo scorso agosto (la lesione parziale del tendine del muscolo dell’adduttore della coscia destra), il tedesco è stato messo fuori rosa dalla Juventus all'inizio di questa stagione. Sin dal suo arrivo in panchina, Andrea Pirlo è stato chiaro con il classe '87: non c'era posto per lui nel progetto tecnico bianconero. Eppure il centrocampista non ha lasciato Torino, evidentemente non soddisfatto dal conguaglio proposto dalla Vecchia Signora per accordarsi sulla rescissione del contratto, che scadrà il prossimo 30 giugno.
La carriera alla Juve
Quella data rappresenterà la fine di un rapporto cominciato nell'estate del 2015. Da quel momento a oggi, l'ex Real Madrid ha collezionato 145 presenze sommando tutte le competizioni, con 21 reti e in bacheca cinque Scudetti, tre Coppe Italia e due Supercoppa Italiane. L'ultima volta con indosso la casacca juventina risale tuttavia al 12 giugno nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan. Quella è anche l'unico gettone del 2020.
"Voglio tornare a giocare"
Un anno da dimenticare in fretta per il numero 6 bianconero. "Sono un ragazzo competitivo e voglio giocare, questa situazione è insolita per me. Prendo parte agli allenamenti della squadra, cerco di mantenere sempre intatto il livello di concentrazione e di energia. Ma poi nel fine settimana manca la cosa più importante - le parole di Khedira a The Athletic - Ecco perché sto provando a cambiare la situazione o a lasciare Torino per tornare a fare quello che più mi piace: giocare a calcio".
Sogno Premier
L'addio alla Juventus, come spiegato dallo stesso giocatore, potrebbe consumarsi già a gennaio. Nel caso, la destinazione più gradita sarebbe la Premier League. "Il campionato inglese mi manca, sarebbe per me la ciliegina sulla torta. In Premier ci sono meno pause nel gioco e molti contropiedi. E questo è quello che mi piace". Nella lista delle papabili per assicurarsi Khedira rientrano l'Everton di Carlo Ancelotti e il Tottenham di José Mourinho. "Con Mourinho ci sentiamo ancora. Mi ha detto di seguire le mie emozioni e la mia passione. Ha un modo incredibile di convincere le persone, nei suoi occhi si legge qualcosa di diverso - sottolinea - È una persona diretta, che tiene ai suoi calciatori. Quando si fa il massimo a lui non basta, spinge sempre ad andare oltre".