Torino, 20 luglio 2022 - La Juventus è pronta a volare verso gli Stati Uniti per la tournée che la vedrà protagonista in tre amichevoli contro Club Deportivo Guadalajara, Barcellona e Real Madrid. Per un calciatore bianconero in particolare sarà un'esperienza non come le altre. Fra le città che ospiteranno la Vecchia Signora c'è infatti Dallas, dove Weston McKennie è cresciuto prima di trasferirsi in Europa nel 2016 allo Schalke 04. Per il centrocampista americano classe '98 sta per cominciare la terza stagione consecutiva all'ombra della Mole. L'intento della società pare infatti quello di trattenerlo, come sottolineato recentemente anche da Massimiliano Allegri. "Le sue parole sono state molto importanti per me. Per un atleta conta parecchio trovarsi in un luogo dove ci si sente desiderati, dove hanno bisogno di te - sottolinea il numero 14 in un'intervista rilasciata a Goal.com - Su un mio ipotetico trasferimento ne ho sentite di tutti i colori, al punto che è difficile ignorare del tutto certe voci. Io e il mio agente, comunque, siamo in stretto contatto e quindi sarei il primo a sapere se qualcosa è vero oppure no".
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Costretti a vincere
Le aspettative per l'annata che va cominciando sono alte in casa Juve, chiamata al ritorno alla vittoria dopo un anno senza titoli. "Le aspettative sono le stesse ogni stagione. La Juventus è una squadra che deve sempre vincere tutto. La maggior parte delle persone non può negare che la Juventus è la prima società in Italia, quindi dovremmo vincere campionato, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Champions League, o quantomeno, disputare la finale di Champions. Un pareggio per noi è come una sconfitta, i nostri standard sono molto elevati - continua McKennie - Non ci piace perdere, stiamo lavorando per tornare ai livelli che ci competono. Penso che il mercato in entrata sia ottimo e che la prossima stagione sarà molto positiva per noi".
Elogio a Pogba
A proposito di mercato, la società bianconera si è rinforzata in mediana con Paul Pogba. "Per me è un'opportunità poter giocare con uno del calibro di Paul, sicuramente non vedo l'ora. Ha energia e tanta personalità, le tante possibilità che si hanno per potersi relazionare con lui sono un bene: in ogni gruppo c'è bisogno anche del momento di svago, per poi capire ovviamente quando è il momento di lavorare sodo".