Torino, 13 novembre 2022 - E sono sei vittorie di fila. La Juventus piega anche la Lazio grazie alla doppietta di Kean, che dopo aver steso l'Hellas Verona giovedì scoro si ripete alla grande, e al sigillo di Milik per il 3-0 finale. Madama va quindi alla pausa per il Mondiale al terzo posto in classifica, scavalcando proprio la compagine dell'ex Maurizio Sarri, e si riporta a -10 dal Napoli capolista e a -2 dal Milan.
La sblocca Kean
La partenza sorride ai colori bianconeri. E' una Juventus aggressiva, che non a caso colleziona subito la prima palla gol del match, con il diagonale di Kean che sfila sul fondo di poco. La squadra di Sarri soffre il pressing alto degli avversari, che al 10' si rendono nuovamente pericolosi: il tentativo di Fagioli viene bloccato da un attento Provedel. A un soffio dal bersaglio grosso il mancino di Milik al 20', che secondo il guardalinee si trovava in fuorigioco (ma l'episodio sarebbe stato da valutare al Var). Con il trascorrere dei minuti i capitolini crescono in personalità e la partita si equilibra, anche se le emozioni latitano e il ritmo non decolla. Una buona manovra della Lazio porta alla conclusione al 40' Pedro, che spaventa Szczesny (anche grazie a una deviazione). Quando il primo tempo pare destinato ad andare in archivio sullo 0-0, Rabiot al 43' strappa palla a Milinkovic-Savic e lancia Kean, che con un pallonetto millimetrico dalla trequarti supera Provedel e manda negli spogliatoi i suoi in vantaggio.
Tris bianconero
Come accaduto a inizio partita, anche l'apertura di ripresa vede una Vecchia Signora più reattiva rispetto ai rivali. Al 48' Kostic premia l'inserimento di Milik, che impegna Provedel. I biancocelesti appaiono sonnacchiosi e al 54' incassano il raddoppio della Juventus: l'ennesima sgroppata sulla sinistra di Kostic costringe Provedel a distendersi sul mancino del serbo, ma sulla respinta per Kean è un gioco da ragazzi spingere la sfera in porta. Sarri ricorre subito alla propria panchina per scuotere la squadra e al 60' Luis Alberto chiama in causa Szczesny, che blocca. Dall'altra parte uno scatenato Kean cerca addirittura la tripletta, ma Provedel non si fa sorprendere. Allegri lancia nella mischia Di Maria e Chiesa, dando un segnale ai suoi ragazzi. E infatti Madama non disdegna di offendere, come al 71', quando Provedel dice di no a Cuadrado. Ottima la gestione dei piemontesi, mentre la Lazio dimostra di non crederci più. All'89' arriva pure il tris dei padroni di casa: Chiesa mette in mezzo per Milik che deve solo depositare in porta. Prima del fischio finale c'è tempo ancore per il volo di Szczesny che nega a Felipe Anderson il gol della bandiera.