Torino, 8 gennaio 2023 - Non bella, ma estremamente pratica, cinica e solida. E' la Juventus di questo inizio di 2023, che sta confermando quanto di buono fatto in chiusura di 2022. In campionato, dopo la sconfitta dell'8 ottobre in casa del Milan, i bianconeri hanno svoltato, raggiungendo - con il successo sull'Udinese - quota otto vittorie di fila. Otto partite nelle quali la Vecchia Signora mai ha subito gol, tanto che l'imbattibilità di Wojciech Szczesny è salita a 712 minuti. Nelle prime 17 giornate, in ben 12 occasioni Madama non ha incassato alcuna rete: solo il Cagliari nel 1966/67 a questo punto della stagione aveva fatto meglio con un clean sheet in più. Inutile dire che quella di Massimiliano Allegri sia la miglior retroguardia di Serie A con soli sette gol al passivo, nonché la seconda fra i maggiori campionati d'Europa dopo quella del Barcellona (sei).
Riprese decisive
Un altro dei segreti della Juventus oltre alla difesa è il cambio di marcia nella ripresa. Questo sia per una questione di atteggiamento, che di cambi. Se a Cremona era risultato decisivo l'ingresso in campo di Adrien Rabiot, che si era guadagnato la punizione poi trasformata da Arkadiusz Milik, contro l'Udinese lo è stato quello di Federico Chiesa. L'ex Fiorentina ha infatti firmato l'assist per il gol del definitivo 1-0 di Danilo, confermando così la tendenza che vede la squadra piemontese conquistare un sacco di punti nei secondi tempi. Basti pensare che, considerassimo solamente le gare disputate dal 45' in avanti, la Signora sarebbe prima in campionato con 38 punti, sette dei quali sono arrivati grazie agli otto sigilli messi a segno dal 75' in poi. Insomma, questa è una Juve che tiene davvero fede al proprio motto "fino alla fine".