Torino, 23 febbraio 2021 - Gigi Buffon solitamente non è uno che guarda troppo ai numeri personali. Ma stavolta non può esimersi dal farlo. Già, perché scendendo in campo contro il Crotone, il portiere della Juventus è diventato il calciatore con più presenze nella storia dei top cinque campionati europei. 654 le presenze collezionate in Serie A, una in più rispetto al precedente recordman, Gareth Barry. Una cifra destinata a salire ulteriormente nel corso di questa stagione e pure nella prossima, dato che è praticamente scontato che il 77 bianconero rinnovi il proprio contratto con la Vecchia Signora, in scadenza a giungo.
"Finché salto, non smetto"
"La cosa più importante è che non arrivo a questo traguardo strisciando ma saltando: questa è la più grande soddisfazione e il più grande orgoglio - le parole di Buffon al termine di Juventus-Crotone - È il modo in cui arrivi a fare le cose che fa la differenza. Se ho voglia di continuare ancora? Io misuro l'ampiezza e l'altezza dei miei salti ogni settimana: finché vedo che vanno bene vado avanti, appena vedrò che vanno male sarò il primo a fermarmi". A 43 anni la voglia è ancora quella di un ragazzino e lo si capisce anche dalla passione e dall'enfasi con le quali il nativo di Carrara guida i propri compagni con la voce, ogni volta che viene scelto nella formazione titolare.
Rincorsa all'Inter
E' successo anche ieri sera, in una gara che la squadra campione d'Italia in carica non poteva assolutamente fallire. "Serviva una vittoria, poi la maniera non è preventivabile. Nella prima mezz'ora abbiamo fatto benino, incontrando anche delle difficoltà. L'importante è mantenere sempre un agonismo, un'attenzione e un'energia senza fare passaggi a vuoto". I tre punti consentono alla Juventus di proseguire l'inseguimento all'Inter. "Non è una sorpresa, la sorpresa stava nel fatto che ancora non riusciva a dimostrare il suo reale valore. L'Inter ha una qualità importantissima - conclude Buffon - almeno pari alla nostra, quindi per me non è una sorpresa".
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