Torino, 16 maggio 2022 - Nella serata degli addii di Giorgio Chiellini e Paulo Dybala, festeggiati dal popolo juventino poiché all'ultima all'Allianz Stadium, è la Lazio dell'ex Maurizio Sarri, priva di Ciro Immobile, a sorridere. La rimonta dal 2-0 - firmato da Vlahovic e Morata nel primo tempo - fino al 2-2 finale vale ai biancocelesti la matematica certezza di partecipare all'Europa League 2022/23. A regalare il pass ai capitolini sono Patric e Milinkovic-Savic, con quest'ultimo a segno proprio all'ultimo respiro.
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La sblocca Vlahovic
Pronti via e la Lazio va a un passo dallo 0-1 con Cataldi, che spacca la traversa della porta difesa da Perin. E' solo un fuoco di paglia però, perché dei biancocelesti da questo momento in avanti non c'è traccia o quasi nel primo tempo. Al 7' la combinazione Morata-Vlahovic non si finalizza per poco, mentre al 10' è perfetta: lo spagnolo dalla fascia mette in mezzo un cross invitantissimo per il serbo, che di testa non può sbagliare. L'ex Fiorentina esulta imitando la Dybala Mask, in omaggio del numero 10. Juve avanti e immediatamente vicina al raddoppio con una bella giocata di Bernardeschi, la cui conclusione termina alta non di molto.
Morata raddoppia
La risposta romana consiste in un paio di tiri di Lazzari e Felipe Anderson, entrambi fuori misura. Al 18' arriva già il momento più atteso della serata: quello dell'uscita dal campo di Chiellini, osannato da tutto l'Allianz Stadium. Il numero 3 comincia il giro del terreno di gioco per salutare e ringraziare i tifosi. Però, the show must go on...E allora, i viaggianti cercano di ridestarsi dal torpore: un bell'inserimento di Milinkovic-Savic viene sventato in uscita da Perin. Prima dell'intervallo la situazione peggiore ulteriormente per la Lazio, quando al 36' Morata prima sembra perdere il tempo per tirare in porta, poi si inventa il destro a giro che non dà scampo a Strakosha. Juve saldamente avanti quindi alla pausa lunga, con gli avversari invece costretti a cambiare qualcosa per provare a rientrare in corsa.
Rimonta Lazio
La formazione di Sarri avrebbe bisogno pure di un episodio favorevole ed è quello che si verifica al 50': su azione da angolo, Patric svetta di testa, il pallone viene deviato da Alex Sandro e finisce in rete. Il 2-1 ridà morale e coraggio agli ospiti, che nel frattempo si giocano la carta Pedro, dentro per un evanescente Cabral. Madama abbassa il proprio baricentro, Acerbi e compagni ci credono e attaccano, ma Perin e la difesa piemontese non si fanno praticamente mai sorprendere. Anzi, al 70' è la Vecchia Signora a sfiorare il tris con Kean, che in girata non inquadra il bersaglio grosso davvero di pochissimo. Sette minuti più tardi tocca a Dybala essere sostituito: come accaduto con Chiellini, tutti i sostenitori juventini sono in piedi per applaudire la Joya, che dopo sette anni lascerà Torino. L'assalto finale della Lazio non sembra portare ad alcunché e invece, proprio allo scadere dell'ultimo minuto di recupero, su una respinta di Perin, ecco il gol di Milinkovic-Savic, che scatena la gioia ospite.
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