Lunedì 23 Dicembre 2024
PAOLO FRANCI
Calcio

Juve condannata a un altro mese di dubbi

Le motivazioni della sentenza possono arrivare in tempo per cambiare la classifica del campionato in corso. E l’Uefa aspetta

Angel De Maria

Roma, 21 aprile 2023 – La strana vita di Max Allegri in via Allegri, sede della FIgc. E mica solo la sua. Dei suoi giocatori e del mondo Juve. Una situazione senza precedenti avvolge i bianconeri e li infila in una bolla che parte da qui e finisce nella prossima stagione. Ci avete pensato? La Juve potrebbe vincere l’Europa League, ma incorrere nelle sanzioni Uefa per la vicenda plusvalenze. E non solo: c’è la questione stipendi con il rischio di essere esclusa dalle Coppe. E ancora: se le motivazioni della sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport – senza le quali non è tecnicamente possibile aprire il terzo giro di valzer in FIgc e cioè il nuovo processo alla Corte d’Appello – dovesse arrivare rapidamente, diciamo entro due settimane (le toghe della Cassazione hanno 30 giorni di tempo) ci vorrebbero poi 15 giorni per istruire il nuovo processo in Via Allegri. Il che porterebbe la vicenda e il nuovo procedimento attorno al 20 maggio.

Da oggi a quella data, la Juventus giocherebbe da club in piena corsa per la piazza Champions e lo sarebbe anche sul fronte Europa League (chi la vince accede direttamente ai tabelloni di Champions League). Giocherebbe cioè, da terza in classifica e da grande favorita per il trionfo europeo. Vero, ma certo non deve essere semplice giocare, concentrarsi, fare quadrato quando la classifica ti si sgretola sotto agli scarpini, riappare e poi magari scompare di nuovo. Questo per dire che in questa folle vicenda di processi, revisioni e ricorsi che determinano il solito corto circuito della giustizia sportiva, viene minata la credibilità del nostro pallone. A tutti i livelli, domestici e internazionali, come già accaduto con scandali più roboanti, da Calciopoli a Scommessopoli.

Dicevamo che il terzo processo plusvalenze con la riformulazione della sentenza dovrebbe arrivare attorno al 20 maggio. La Juve sarebbe dunque in tempo per sapere quale possa essere il suo destino in questa stagione. Anche in caso di un ricorso rispetto alla nuova sentenza che arriverà dai giudici della Figc. Anche perché è vero che il campionato termina il 4 giugno, ma la dead line della stagione è fissata per il 30 giugno, data entro la quale bisogna trasmettere all’Uefa la lista delle squadre qualificate per le tre competizioni europee.

Tutto a posto quindi? Neanche per sogno, perché sullo sfondo si muove il procedimento sulla manovra stipendi. E’ possibile che l’eventuale nuovo processo slitti alla prossima stagione? Certamente. Anzi, è praticamente sicuro che nel caso di processo su ’stipendi/rapporti agenti’ si arrivi alla prossima stagione, con Max e i suoi costretti a fare i conti con una nuova, seria turbolenza. A meno che...

A meno che il nuovo filone d’inchiesta non imbocchi la via del patteggiamento, previsto dal codice sportivo (lo deve richiedere il club), con la limitazione però, della recidiva - non si può accedere al patteggiamento in questo caso - che però qui (forse) non ci sarebbe perché plusvalenze, stipendi e agenti, pur derivanti dall’inchiesta Prisma sono tre casi distinti. E se la Juve patteggiasse, forse, si riuscirebbe a chiudere tutto entro il 30 giugno. Se così non fosse, eventuale processo e conseguenze da ascrivere alla prossima stagione. Forse. Già, ma quanti ’forse’ ci sono sul destino bianconero?