Roma, 11 marzo 2023 - Calcisticamente parlando, si potrebbe parlare di aria di rimonta. Anche se poi tutto sta avvenendo extra campo a colpi di atti. La Juve, rimbalzata quasi a metà classifica con il -15 di penalizzazione per il caso plusvalenze, sente che la 'Carta Covisoc' potrebbe essere quella capace di ribaltare tutto in sede di giustizia sportiva.
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato ieri dalla Figc in cui si chiedeva di cancellare i due pronunciamenti del Tar del Lazio che obbligavano gli uffici federali a consegnare il documento ai legali e ai consulenti degli ex dirigenti juventini Fabio Paratici e Federico Cherubini. Il giudice amministrativo ha fissato l’udienza collegiale il 23 marzo, ma non ha concesso la sospensiva – si parla della decisione del Tar del 7 marzo con l’obbligo per la Figc di consegnare entro una settimana la ’Carta’ ai legali bianconeri – non ravvisando un danno definibile come catastrofico per la parte deducente. E la consegna è avvenuta quindi oggi in maniera immediata.
E cosa c’è nel documento di sei pagine del 14 aprile 2021, contenente i chiarimenti tra procura federale e Covisoc sulle presunte irregolarità nelle operazioni di mercato dei club? Una dichiarazione di intenti della Procura a procedere con l’inchiesta "ove emergano elementi sufficienti a corroborare la necessità", ma la Juve non viene mai nominata e questo potrebbe diventare il pilastro della strategia difensiva della Signora.
Tutto questo, due giorni dopo che il procuratore federale Chiné ha chiesto altri venti giorni di proroga per indagare più approfonditamente nell’inchiesta sulla manovra stipendi avendo ricevuto altri atti dalla Procura di Torino titolare dell’Inchiesta Prisma sul fronte della giustizia ordinaria.
Allegri, intanto, abbandona i riferimenti alla situazione attuale di media classifica della Juve e alla vigilia della gara con la Samp, dichiara che domani si "giocherà per il secondo posto, con la possibilità di andare a +3 sull’Inter". Quel che sta succedendo fuori ha fatto scattare il contropiede nell’animo dei bianconeri.