L'Italia vince la prima partita del suo Europeo. Ecco le pagelle degli azzurri.
Il ct Roberto Mancini: voto 7 - Le scelte lo premiano: Berardi, tra i migliori in campo, ispira il gol che rompe il muro turco; insiste con Immobile che lo ripaga con il gol del raddoppio. Non poteva esserci un’iniezione di entusiasmo migliore per questa Italia con le vele spiegate.
Gianluigi Donnarumma: voto 6 - Dalle polemiche per l’addio turbolento col Milan all’inno di Mameli. Tra i pali della nazionale, Gigio trova riparo dai rumors di mercato e dalle critiche per la rottura con i rossoneri. C’è da dire che i turchi ci mettono molto del loro per aiutarlo nel compito, visto che praticamente non lo impegnano mai con una conclusione vera. Giusto un tuffo reattivo su un tiro-cross insidioso di Burak Ylmaz nel primo tempo.
Alessando Florenzi: voto 6,5 - Ritrova il suo stadio, ritrova l’aria di casa: emozioni forti e brividi che l’ex romanista cerca di convertire in uno slancio sul campo. Ne viene fuori una prestazione di assoluta generosità, quarantacinque minuti di lavoro intenso. Prova ad affondare ogni volta che la palla transita sul suo binario e non rischia mai in copertura, complice anche un Calhanoglu che pare attirato da una forza centripeta. Esce all’intervallo per un problema fisico.
Leonardo Bonucci: voto 6 - Serata molto tranquilla là dietro, perché i turchi già dall’inizio fanno capire di essere venuti all’Olimpico con la dichiarata intenzione di cercare un pareggio. Il difensore juventino ne approfitta per tentare gloria in avanti, come nell’occasione del tiro che a metà primo tempo gli capita: palla fuori. Nella ripresa si mette in modalità ordinaria amministrazione. La coppia con Chiellini farà dormire sonni tranquilli a Mancini.
Giorgio Chiellini: voto 6,5 - Una sua incornata super su calcio d’angolo, trova un altrettanto super Cakir. Gioca una partita da capitano vero, lanciandosi spesso in avanti con le sue sgroppate soprattutto nel primo tempo quando i compagni faticano un po’ a fare breccia nel muro turco. In difesa praticamente non corre pericoli, arginando quel gigante di Ylmaz con un filo di gas. Giorgio ha voglia di fare un grande Europeo.
Leonardo Spinazzola: voto 6,5 - Frizzantissimo su quella fascia sinistra, ripagando la fiducia totale che il ct Mancini gli ha dato sin dall’inizio. Gioca con la tranquillità di chi è in grande fiducia. Nel primo tempo fa impazzire su quella corsia Karaman e Celik, con quest’ultimo che per provare ad arginarlo apre troppo il braccio sporcando un cross: episodio che meriterebbe il calcio di rigore. Nella ripresa gestisce le forze.
Nicolò Barella: voto 6,5 - Stoico nel modo in cui onora l’azzurro, in una serata in cui palesemente il fisico non ascolta la testa. Il cuore c’è e in abbondanza, ma la gamba non è quella dello scudetto con l’Inter e si vede subito. Quando poi prende anche un colpo, la situazione peggiora: da quel momento praticamente gioca stringendo i denti e senza togliersi mai da situazioni rischiose.
Jorge Luis Frello Jorginho: voto 6 - Chi meglio del regista re di Champions per puntare all’Europa delle Nazionali? Nessuno, molto probabilmente. Il playmaker del Chelsea conferma di essere diventato un vero top player: lo dimostrano la calma e l’autorevolezza con cui amministra i palloni e dirige il traffico nel caos che i turchi tentano di alzare là in mezzo. Trasmette grande serenità a tutto il centrocampo azzurro.
Ciro Immobile: voto 7,5 - Ha una voglia matta di segnare nel suo stadio e ci prova in tutti i modi: di testa, di destro e di sinistro, ma trova pure Demiral che fa autogol togliendogli la gioia a porta vuota. Alla fine, però, viene premiata la testardaggine di Ciro, lesto e preciso nel tap-in del 2-0.
Domenico Berardi: voto 7 - Nemmeno due minuti e dimostra subito perché su di lui Mancini non abbia mai nutrito dubbi: la prima chance nasce da una sua accelerata. E’ di gran lunga il più ispirato degli azzurri, anche se le sue creazioni non trovano adeguata risposta dei compagni (vedi Insigne e Immobile nel primo tempo). Con uno dei suoi tanti strappi però l’Italia riesce a rompere la stoffa turca: provoca lui l’autogol di Demiral.
Manuel Locatelli: voto 6,5 - Tradisce una comprensibile emozione in avvio di partita, con le gambe che non girano come vorrebbero. Fatica a carburare soprattutto nel primo tempo, ma alla distanza vengono fuori la personalità e il talento. Corre tantissimo, senza perdere in lucidità. Non è un caso che la rete del vantaggio azzurro parta da una sua bella verticalizzazione. Esce al 73’ dopo aver dato tutto.
Lorenzo Insigne: voto 7 - Berardi gli apparecchia sul destro un tiro a giro «alla Insigne», ma lui lo mette clamorosamente fuori. Gli capitano un altro paio di palloni simili e, ancora una volta, il numero 10 azzurro sembra avere il piede traballante, alimentando le critiche dei suoi detrattori che lo vogliono assente nelle gare che pesano. Poi, però, zittisce tutti con il destro a giro che mette il punto esclamativo sulla vittoria.
I sostituti
Giovanni Di Lorenzo: voto 6,5 - Entra dopo l’intervallo e si cala subito in partita con una bella progressione che mette i brividi alla difesa turca. Ci mette anche quel pizzico di cattiveria che serve contro un avversario tignoso come Under.
Bryan Cristante: voto 6 - Prende il posto di Locatelli per mettere muscoli a difendere il risultato negli ultimi venti minuti.
Federico Chiesa: voto 6 - Ultimo scorcio di gara, quasi a sgranchire quelle gambe che serviranno molto alla causa azzurra.
Andrea Belotti: voto 6 - Un sei di fiducia al «Gallo» che fa da spettatore alla grande notte dell’amico ma «rivale» di reparto Immobile. Se l’Italia andrà avanti, ci sarà spazio per tutti, per il capitano del Toro in primis.
Federico Bernardeschi s.v. - Ultimissimi sgoccioli di gara come per acclimatarsi all’Europeo: del resto è un giocatore molto tenuto in considerazione da Mancini. Voto squadra: 7.