Pescara, 22 settembre 2022 – Amichevole amara per l’Italia Under 21 di Nicolato che a Pescara è stata battuta 2-0 dall’Inghilterra. La gara è stata decisa di fatto già nei primi cinque minuti quando Rhian Brewster ha mandato a bersaglio una mortifera doppietta: la prima rete dell’attaccante dello Sheffield è maturata su calcio di rigore causato per un fallo di Bove su Gallagher, mentre il 2-0 è arrivato al 5’ su un altro errore in disimpegno di Bove che ha favorito il recupero di Angel Gomes, bravo poi a innescare in profondità Brewster. Incassato il doppio montante, l’Italia, che si presentava all’appuntamento senza alcune pedine importanti e con una rosa nel complesso di poco più giovane di quella inglese, ha avuto comunque la forza e la maturità di reagire sul finire di primo tempo e nella ripresa, anche grazie ai cambi, è cresciuta in maniera consistente sul piano del gioco. Ancora una volta, però, gli azzurri hanno peccato sul piano della finalizzazione e, nonostante gli sforzi, non sono riusciti a punire un’Inghilterra estremamente compatta. Tra le note stonate, anche l'espulsione all'87' di Rovella per doppio giallo.
Primo tempo
Avvio decisamente shock per gli azzurri: al primo affondo, dopo appena 65” di gioco, l’Inghilterra si guadagna infatti un calcio rigore per un intervento scomposto di Bove sul piede di appoggio di Gallagher. Sul dischetto si presenta Brewster che spiazza Plizzari per l’1-0 inglese. La doccia per i ragazzi di Nicolato è ghiacciata, ma non si esaurisce nel giro di pochi istanti perché all’Inghilterra e a Brewster bastano altri 4’ per mettere a segno anche il raddoppio: alla base del 2-0 inglese c’è ancora un errore di Bove che perde palla e lascia campo libero ad Angel Gomes che serve il compagno, abile a firmare la doppietta con un leggero pallonetto che supera ancora Plizzari. La reazione azzurra è timida e porta la firma di Cambiaso che di testa raccoglie il cross di Parisi ma non inquadra lo specchio della porta avversaria. Ben più insidiosa l’ennesima affondata inglese sulla destra che porta alla respinta del pallone sui piedi di Gallagher che a sua volta arriva alla conclusione da centro area respinta dall’intervento provvidenziale di Okori. L’Italia fatica a tenere i ritmi forsennati e l’intensità imposti dall’Inghilterra e per vedere una prima scossa azzurra bisogna attendere la metà del primo tempo quando Pellegri, a tu per tu con Bursik, arriva a un passo dall’accorciare le distanze. Nello sviluppo dell’azione, però, l’attaccante del Torino si procura un problema all’adduttore e pochi istanti più tardi è costretto a lasciare il posto a Lorenzo Colombo. Dopo il cambio, nonostante i ritmi un po’ abbassati, gli azzurri continuano a provarci con intraprendenza e vanno ancora vicini al gol al 35’ con la conclusione fuori di un soffio di Viti, ma appena prima dell’intervallo è l’Inghilterra ad arrivare a un passo dal tris con Colwill che di testa colpisce il palo.
La ripresa
A inizio ripresa il CT azzurro Nicolato opta per un poker di sostituzioni: dentro Fagioli, Cittadini, Udogie ed Esposito per Bove, Viti, Parisi e Cambiaghi. Il nuovo assetto dà i suoi primi frutti al 48’ quando Fagioli intercetta un passaggio orizzontale della difesa inglese arrivando al tiro dal limite dell’area e non inquadrando la porta avversaria per pochi centimetri. Il piglio azzurro è quello giusto: al 51’ il centrocampista della Juventus veste anche i panni del suggeritore per Colombo che da ottima posizione colpisce la palla e la manda alle stelle. Senza fortuna anche il calcio piazzato di Rovella che al 62’ spedisce sul fondo la palla. Al 66’ si rivede anche l’Inghilterra dalle parti di Plizzari che respinge l’insidioso tiro di Palmer, ma le insistenze azzurre non si esauriscono perché anche Esposito scalda i guanti di Bursik. Viste le difficoltà nel frangente, Carsley rivoluziona letteralmente il suo undici con ben otto cambi. Nonostante la freschezza garantita dai nuovi entrati sul fronte inglese, il pallino rimane comunque in mano agli azzurri che all’87’ rimangono però in dieci per l’espulsione per doppio giallo di Rovella. Un’inferiorità numerica che non ferma le insistenze dei ragazzi di Nicolato che però non riescono a scalfire il muro di un’Inghilterra estremamente compatta tra i suoi reparti.