Londra, 12 luglio 2021 - L'Italia di Roberto Mancini vince ai rigori la finale di Euro 2020 a Wembley contro l'Inghilterra.
Italia-Inghilterra si decide ai rigori: trionfo azzurro
Il migliore
La scena se la prende tutta lui, Gigione Donnarumma. E questa volta non ci sono contratti da firmare, milioni da chiedere o maglie da baciare. Quando si arriva a quella che viene chiamata la lotteria dei rigori, bisogna avere qualcosa dentro. Bisogna essere campioni. Pararne due e ipnotizzarne un terzo, a 22 anni, significa essere un predestinato.
Il peggiore
C’è l’imbarazzo della scelta in casa britannica. Volete Rashford, che spiazza Donnarumma, ma angola troppo la conclusione? Oppure Sancho o Saka che si fanno ipnotizzare da Donnarumma. Che in porta non fa il pagliaccio, come tanti colleghi stranieri, ma para. Tre rigori su cinque sbagliati: cari inglesi, non eravate i maestri del calcio?
Le lacrime del Mancio: "Ora siamo felici"
L'Italia
Gianluigi Donnarumma 8
C’è tutta la sua personalità nella notte che ci riporta in cima all’Europa. Deve farsi perdonare qualcosa sul primo gol. Nei rigori ci sono le sue manone e il suo fisico.
Giovanni Di Lorenzo 6
L’Inghilterra è brava a cambiare velocemente lato, ma il difensore si lascia sorprendere da Shaw. La responsabilità del vantaggio inglese sporca una prestazione da dimenticare.
Leonardo Bonucci 7.5
Kane e Sterling sono due clienti da prendere con le molle. La personalità non gli manca. Nessuno prima di lui aveva segnato in una finale all’Europeo a 34 anni e 71 giorni.
Giorgio Chiellini 7
Capitano e veterano azzurro. Non riesce a ritrovare il sorriso della semifinale con la Spagna. Ma come il compagno di reparto trasmette sicurezza e si spinge anche in avanti.
Emerson Palmieri 6.5
Vista la militanza nel Chelsea deve avere conti aperti con i laterali di casa. Non è una freccia come Spinazzola, in tribuna con le stampelle, ma l’orgoglio non gli fa difetto.
Nicolò Barella 6
Ti aspetti che il nuovo Tardelli si accenda e illumini i compagni. Giusto 39 anni fa il vecchio e originale Tardelli segnava una rete, con annesso urlo, passato alla storia. Sostituito.
Jorge Luiz Frello Jorginho 6.5
Quando dopo 22 minuti crolla a terra, da solo, l’Italia prende paura. Solo una botta al ginocchio, per l’autore del rigore decisivo con la Spagna, che si riprende con personalità.
Marco Verratti 6
Celebrato e osannato centrocampista che non ha mai giocato in serie A. L’impressione è che comunque l’Italia più funzionale fosse quella con in campo Locatelli.
Federico Chiesa 7
Abbiamo tutti Fede in Chiesa. Svaria lungo tutto il fronte d’attacco. E lui, poco dopo il quarto d’ora della ripresa, a crearsi da solo la più ghiotta occasione da rete. Ma senza fortuna.
Ciro Immobile 6
Alle punte moderne si chiede movimento, per facilitare gli inserimenti dei compagni. Ma il compito del centravanti è quello di segnare. Murato nell’unico guizzo a fine primo tempo.
Lorenzo Insigne 6
Ci prova anche su punizione, con il suo ormai celebre destro a giro. Ma non riesce mai a inquadrare la porta per spaventare a sufficienza i difensori britannici.
Roberto Mancini 8
Dell’Italia giovane e interessante nei primi 45 minuti, non c’è traccia. Sbaglia l’approccio nel primo tempo, ma continua a trasmettere fiducia e grinta ai suoi ragazzi.
I sostituti
Cristante 6,5 Entra dopo 9 minuti della ripresa per un Barella che trova la posizione. Rispetto al nerazzurro, il romanista è più lucido. Berardi 6 Fallisce una clamorosa occasione, ma è in fuorigioco. Pure lui all’inizio della ripresa per lo spento Immobile: ha più verve. Bernardeschi 7 Gettato nella mischia per l’infortunato Chiesa. Ha un altro passo, ma si mette a disposizione. Rigorista impeccabile. Belotti 6 Con lui torna l’assetto con un centravanti vero. Meglio lui dell’impalpabile ancorché generoso Immobile. Peccato per il rigore. Locatelli 6,5 Vede e cerca la porta. Come devono o dovrebbero fare i centrocampisti moderni. In questo momento tra lui e Verratti non c’è gara. Meglio il giovane del Sassuolo. Florenzi sv Negli istanti finali in sostituzione di uno stremato Emerson. Assaggia un pezzetto di Europei proprio nella volata conclusiva. Voto squadra 8.
Arbitro 6
L’olandese Bjorn Kuipers, 48 anni, dirige con personalità e buon senso, quasi fosse un padre di famiglia anche per i ventidue in campo. Non è assistito con la necessaria lucidità dai due guardalinee e così, almeno sui fuorigioco, non sempre giudica nel migliore dei modi. Salvato dal gol di Bonucci perché c’era un rigore, evidente, su Chiellini. Sceglie la strada del dialogo nel primo tempo. Nella ripresa comincia a ricorrere anche ai cartellini gialli. Ne fanno le spese subito Barella e Bonucci. Poi Insigne e Chiellini: allergico all’azzurro fino all’ammonizione, sacrosanta, a Maguire. Nel complesso, dopo le polemiche per il generoso rigore concesso agli inglesi in semifinale, una direzione efficace.
Inghilterra
Jordan Pickford 6
Pickford non è un fenomeno, ma gli inglesi in fatto di portieri sono 20 anni che si accontentano. Nulla può sul pareggio di Bonucci. Non basta parare due rigori.
Kyle Walker 6
Il difensore del Manchester City è veloce, tanto veloce. Per Insigne un incubo, ma quando l’Italai inizia a giocare perde presto alcune delle sue certezze. Meglio altre volte.
Harry Maguire 5.5
Inizio da incubo con un retropassaggio che ammutolisce Wembley. Poi si riprende e di testa, a inizio ripresa, mette paura anche a Donnarumma. Nella ripresa sbanda troppo.
John Stone 6
Nel finale di primo tempo “mura’’ Immobile. Un brutto cliente per gli attaccanti azzurri. Anestetizza la punta della Lazio e si prende la briga anche di impostare e sfiorare il gol di testa.
Kieran Trippier 6
È suo il cross dopo 2 minuti che taglia in due la difesa azzurra. All’inizio la sua posizione in campo manda in confusione gli azzurri, si spegne strada facendo. Sostituito dopo il pareggio.
Kalvin Mark Phillips 6
C’è chi, esagerando, ha paragonato il centrocampista del Leeds a Pirlo. Kalvin Phillps ha comunque geometrie interessanti, ma non è stata la sua serata migliore.
Declan Rice 6.5
Il cervello del West Ham fa girare la nazionale dei Tre Leoni. Parte bene ma poi subisce il ritorno degli azzurri. Sostituito nel finale, comunque ha disputato un grande Europeo.
Luke Shaw 6.5
Due giri di lancette e timbra il cartellino. Il gol gli mette tanta “birra in corpo’’ e quella fascia di campo diventa il suo giardino di casa. Poi cala, altrimenti non sarebbe umano.
Mason Mount 5.5
Il 22enne del Portsmouth assomiglia a Barella (ma non a quello smunto visto ieri sera). Tocca un numero impressionante di palloni ma ne sbaglia anche troppi. Talento (ieri) sprecato.
Raheem Sterling 5.5
Nello stretto gioca la palla come pochi. Reclama un rigore (che non c’è) resta una punta velocissima, ma con la tendenza ai tuffi in piscina. Il voto in condotta abbassa la pagella.
Harry Kane 7
L’attaccante del Tottenham gioca per due. Non solo classica torre che deve fare a sportellate con le difese avversarie, ma una punta moderna che fa pressing e imposta. Monumentale.
Gareth Southgate 6
Fallì il penalty decisivo a Euro 96 ma un tecnico non si giudica da come tira un rigore. Se l’Inghilterra è arrivata in finale c’è tanto di suo, ma i rigori lo hanno ancora tradito.
I sostituti
Saka 5,5 Alla vigilia era dato fra i titolari, entra nel momento più difficile dei suoi. Ha una buona occasione ma non è convinto. Chiellini lo ferma con le cattive. Male il rigore. Henderson 5,5 Con lui Southgate cerca nuove soluzioni, tentativo riuscito a metà perché il giocatore incide poco, anzi. Grealish 6,5 Il centrocampista dell’Aston Villa era una delle risorse sulla panchina inglese. Per quello visto in campo, Southgate avrebbe potuto utilizzarlo anche prima. Nel primo tempo supplementare è subito pericoloso. Toccato duro da Jorginho. Sancho sv Rigore da dimenticare. Rashford sv Idem come sopra. Comunque i rigori non si tirano così. Voto squadra 6