Milano, 10 maggio 2021 – Ci sono i sogni, belli, che si tramutano in realtà. Lo Scudetto è vero, non un pensiero di una notte di mezza estate prima di svegliarsi sudati. E’ cucito sul pezzo e l’Inter lo ha meritato, continua come non mai, soprattutto nel ritorno e soprattutto in casa con 14 successi consecutivi. Poi c’è un’altra realtà, ed è quella pandemica che toglie risorse e morde il calcio. Il prestito ponte aiuterà l’Inter ma serve una riduzione dei costi, aspetto che cozza con l’esigenza di costruire un ciclo vincente.
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Rinuncia a due mensilità
Partiranno in questi giorni i colloqui di Steven Zhang con i giocatori per chiedere il taglio di due mensilità, ovvero circa 30 milioni di euro per abbattere del 10-15% il costo del lavoro in casa nerazzurra, salito a 220 milioni di euro. La squadra ha già percepito quelle che saranno le richieste e la proprietà confida nella sensibilità dei giocatori in relazione al momento pandemico. Dall’altro lato lo spogliatoio ha già fatto sacrifici in questi mesi, accettando lo spostamento dei pagamenti nei termini consentiti dalla Figc, il 30 maggio la prossima scadenza da rispettare, e sembrerebbe poco incline a rinunciare a due stipendi. Il compromesso può essere quello di trovare un accordo per dilazionare il pagamento.
Ambizione e ciclo vincente
Ma più che il denaro, in casa Inter alberga una domanda: che futuro sarà a livello tecnico? Dopo aver vinto lo Scudetto la proprietà cinese quali piani imbastirà? Si può sperare in un ciclo di alto livello e vincente sia in Italia che in Europa, oppure partirà un ridimensionamento? Tutte domande a cui sia Conte che la squadra guardano con attenzione per valutare future decisioni. Se lo Scudetto 2021 sarà una sorda di oasi nel deserto il rischio di perdere i big ci sarà, e vorrebbe dire ricominciare da capo. Prima del discorso costi, il presidente Zhang nei prossimi colloqui con lo spogliatoio dovrà chiarire questo aspetto: se cioè è partita la scintilla per una fiamma duratura o se il fiammifero sarà destinato a spegnersi rapidamente.
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