La Spezia, 10 marzo 2023 - L’Inter e il mal di trasferta continua. La squadra di Inzaghi perde anche a La Spezia, fa seguito alla sconfitta di Bologna, al termine di una partita con 27 tiri a 6 ma con i tre punti che prendono la strada di casa, con le reti di Maldini e il gol decisivo a due dalla fine su rigore di Nzola. Prima era successo di tutto tra occasioni sbagliate, un rigore sprecato da Lautaro in avvio e un Dragowski superlativo. La lotta al quarto posto rischia di compromettersi per la squadra di Simone Inzaghi, incapace di fare punti pesanti lontano da San Siro.
Lautaro sbaglia dagli undici metri
Simone Inzaghi sceglie Handanovic in porta al posto di Onana, in difesa spazio alla novità Danilo D’Ambrosio, a centrocampo riposa Hakan Calhanoglu, rientra Brozovic, mentre davanti Romelu Lukaku affianca Lautaro Martinez. Di fatto c’è una gestione delle risorse in vista della trasferta in Portogallo contro il Porto di Sergio Conceicao. Leonardo Semplici opta per il cambio modulo e passa al 3-5-2 con una formazione aggressiva e offensiva basata sulla coppia di attacco composta da Shomurodov e Nzola, poi sul rifinitore Kevin Agudelo e con il capitano Gyasi in fascia sinistra. Lo Spezia, dunque, vuole fare punti nella lotta salvezza che lo vede con soli tre punti di vantaggio sul Verona. Avvio molto aggressivo dello Spezia che parte pressando alto e impostando il match su ritmi alti, ma l’Inter riesce a prendere le misure in tempi rapidi allargando il gioco per poi colpire in zona centrale. Lautaro Martinez ha la prima occasione del match ma Dragowski è attento sul destro dalla distanza. I padroni di casa si prendono qualche rischio su partenza da basso ma alla fine decidono che una buona soluzione può essere la palla lunga su Nzola. Al 10’ il primo episodio degno di nota della partita. D’Ambrosio viene lanciato in contropiede ma sul più bello, in area, c’è l’intervento in scivolata di Caldara; per Marinelli è tutto regolare ma il contrasto improvvido del difensore è prima sul piede e poi sulla palla. Il Var interviene e consiglia a il direttore di gara all’on field review: è rigore. Sul dischetto va Lautaro ma Dragowski compie il miracolo. Lo Spezia si salva. D’Ambrosio però resta un fattore e al 20’ è una sua fuga a destra a propiziare la conclusione a centro area di Lautaro ancora una volta addomesticata da Dragowski. L’Inter continua a fare la partita nel tentativo di sbloccarla, ma il destro al volo di Mkhitaryan sibila alto sulla traversa. E lo Spezia? Ha una occasione a metà tempo con una percussione di Agudelo che tenta lo scavetto, da posizione defilata e deviato, il quale si appoggia sulla traversa. Rischio per l’Inter che nel finale di tempo riassalta l’area dello Spezia con una ripartenza palla al piede di Lautaro Martinez che trova, per la terza volta, una grande parata di Dragowski. Il risultato non si sblocca e all’intervallo è zero a zero, con una buona Inter ma poco cinica sotto porta e soprattutto con un rigore sbagliato sulle spalle.
Maldini, poi Lukaku e Nzola
Semplici nell’intervallo sceglie Daniel Maldini e Albin Ekdal per provare a cambiare la partita, ma la ripresa si apre immediatamente con una emozione in area spezzina. L’Inter infatti trova il gol con una potente zuccata di Lautaro su cross di Matteo Darmian, ma il tutto è viziato da una posizione di fuorigioco e la rete non viene convalidata. L’Inter è arrembante e alla ricerca del gol, c’è un corner di Barella con la sponda di D’Ambrosio per Bastoni che spara alto. Il calcio è strano e dopo tante occasioni basta il primo tiro in porta per lo Spezia per muovere il risultato. E’ sufficiente una palla lunga per Nzola a mettere sotto scacco D’Ambrosio e Acerbi, con l’attaccante che è poi bravo a servire l’accorrente Maldini che infila il destro preciso l’angolino basso. Il neo entrato subito in gol e al 55’ lo score è di un tiro in porta contro diciassette col risultato di 1-0.
Arrivano i cambi per Inzaghi, dentro in un colpo solo Calhanoglu, Dimarco, Dzeko e Dumfries per dare maggior peso offensivo. Di fatto, i nerazzurri si schierano con il tridente davanti e il doppio regista dietro, con Dumfries e Dimarco a spingere in fascia. C’è subito uno squillo del mediano turco con una botta da fuori che sfila di poco a lato alla sinistra di Dragowski proteso in tuffo. Altre due occasioni arrivano a un quarto d’ora dalla fine, ma sia la girata aerea di Lautaro che quella di destro di Brozovic non trovano la porta. Inzaghi si gira ancora verso la panchina e a dieci dalla fine sceglie l’argentino Valentin Carboni per l’ultima mossa della disperazione. I nerazzurri sembrano raddrizzare la situazione a sette dal novantesimo, quando un inopinato intervento di Salva Ferrer in area porta al fallo su Dumfries e al rigore per l’Inter: Lukaku dal dischetto è più freddo di Lautaro e batte Dragowski. Ma dura poco, due minuti più tardi Dumfries riconsegna il dono ai padroni di casa per uno sciocco fallo su Kovalenko e Nzola dagli undici metri riporta avanti i suoi, 2-1. L’ultima reazione Inter porta a un destro di mezzo volo di Dzeko murato sulla linea da Caldara che esulta come avesse fatto un gol, e ha ragione perché lo Spezia resiste e porta a casa il bottino pieno in casa dopo sei mesi, un successo che in ottica salvezza può valere tantissimo, mentre l’Inter lascia ancora per strada punti in trasferta dopo Genova e Bologna. Un disastro e un problema in ottica primi quattro posti.