Venerdì 22 Novembre 2024
MANUEL MINGUZZI
Calcio

L'Inter soffre ma vola ai quarti di Champions, Porto eliminato. Miracolo di Onana al 96'

La squadra di Inzaghi resiste e pareggia 0-0 in Portogallo: decisivo un miracolo del portiere nerazzurro in pieno recupero

L'esultanza di Onana: il portiere dell'Inter è stato decisivo

L'esultanza di Onana: il portiere dell'Inter è stato decisivo

Oporto, 14 marzo 2023 - Si potrebbe partire dalla fine, dai sette interminabili minuti di recupero concessi da Marciniak. Sullo 0-0, e quindi con l’Inter qualificata, il Porto ha due grandi occasioni in pieno recupero con Marcano e Taremi, ma di fronte si parano Dumfries con un clamoroso salvataggio sulla linea e Onana, con una altrettanto clamorosa parata a salvare il risultato. A sintetizzare, la partita sarebbe tutta qui. L’Inter resiste per 97 minuti, pareggia 0-0 e passa ai quarti di finale eliminando il Porto. I nerazzurri raggiungono il Milan e ora tocca al Napoli domani al Maradona.

Uribe spaventa, poi poche occasioni

Per Simone Inzaghi niente Milan Skriniar, gioca Matteo Darmian braccetto di destra con Denzel Dumfries quinto e Federico Dimarco dalla parte opposta. In mezzo fuori Marcelo Brozovic, giocano Barella e Mkhitaryan con Calhanoglu. In avanti Dzeko e Lautaro. Nel Porto di Sergio Conceicao 4-4-2 con la coppia di attacco composta da Taremi ed Evanilson. In difesa problema muscolare per l’ex Real Pepe, tocca a Cardoso. Il Porto approccia meglio la gara e c’è immediatamente un destro dalla distanza di Uribe con palla che sibila a lato del palo. L’Inter non è esattamente in ritmo ma trova comunque spazi in ampiezza, soprattutto a sinistra dove Pepe pensa più a spingere che a difendere. I cross di Dimarco potrebbero essere un fattore ma la precisione latita. Non è esattamente una partita spettacolare, il possesso palla è del Porto ma senza particolari sussulti negli ultimi sedici metri. C’è un destro di Eustaquio ma Onana è attento e blocca. L’Inter potrebbe avere una succosa occasione al 22’ quando Barella viene lanciato in contropiede tre contro due, tra l’opzione Dzeko e quella Lautaro il mediano sceglie la prima ma l’azione si conclude con un diagonale sinistro deviato da Diogo Costa. La fase centrale del tempo è da sonnolenza, c’è poco ritmo e poca intensità e alla fine succede poco perché i nerazzurri si difendono bene e i portoghesi non hanno l’idea giusta per trovare la rete. Di fatto, il forcing del Porto non c’è e l’Inter ha la possibilità di controllare bene. Sul finire del tempo arrivano anche un paio di occasioni. Da una parte Lautaro va in percussione solitaria ma deve scagliare un destro da posizione defilata che rende la vita facile a Costa, dall’altra parte invece c’è un pericoloso cross di Pepé ma Eustaquio arriva di un soffio in ritardo all’appuntamento con il gol. La partita non si sblocca e la naturale conseguenza è lo zero a zero all’intervallo che lascia tutto aperto per la ripresa, con il Porto che ha bisogno di almeno una vittoria con un gol di scarto per trascinare la contesa ai supplementari.

Due miracoli in pieno recupero

Il Porto punta sulla rapidità degli esterni, ma manca un pizzico di qualità in fase di rifinitura, l’Inter crede nella propria compattezza e difende lo zero a zero senza però riuscire a ripartire. Di fatto, i lusitani devono affidarsi più che altro a conclusioni dalla distanza o calci piazzati, su uno di questi una tripla deviazione mette apprensione in mischia ma l’Inter se la cava. Al 52’ nella prima ripartenza Inter arriva un destro di Barella, palla a lato. L’inizio di secondo tempo è difficile per gli ospiti che faticano a ripartire, ma dall’altra parte Onana è inoperoso in area piccola con il Porto che non trova conclusioni a rete degne di nota nonostante la supremazia territoriale e il pressing alto. Al 63’ c’è una invenzione di Calhanoglu per l’inserimento di Dimarco, ma il destro è alle stelle e comunque da posizione di fuorigioco. L’Inter sembra avere un buon momento a metà ripresa, con una ritrovata vigoria, tuttavia in un paio di circostanze la squadra di Inzaghi si espone a qualche sanguinosa ripartenza e su una di queste c’è la grande chiusura di Darmian su Galeno lanciato a rete. Il problema per Inzaghi è però la stanchezza dei quinti, soprattutto Dimarco a sinistra che non ha in panchina il ricambio Robin Gosens appiedato da un problema muscolare. Infatti, Inzaghi ritarda il più possibile i cambi ma al 70’ deve optare per le sostituzioni: dentro Romelu Lukaku per Edin Dzeko e Danilo D’Ambrosio per Federico Dimarco. Sergio Conceicao invece sceglie Franco per Eustaquio e Martinez per Evanilson. Gli interisti non si reggono in piedi, abdica anche Bastoni per un problema muscolare e tocca a De Vrij, con Darmian che stringe i denti con i crampi. Al 76’ c’è un destro improvviso di Grujic, blocca Onana. Poco dopo c'è un doppio passo di Calhanoglu ma il sinistro finisce alto. Finale di partita da cuori forti, l’Inter spende tutto quello che ha a difesa del risultato, lo fa insieme e di squadra cercando di resistere anche con altri due cambi di Inzaghi che inserisce Marcelo Brozovic per Nicolò Barella e Milan Skriniar per uno stoico Matteo Darmian. Contropiede Inter al minuto 82, Lukaku e Lautaro confezionano la ripartenza ma il belga calcia sporco e l’argentino non arriva a centro area all’appuntamento con il pallone. Peccato. Conceicao, a cinque dalla fine, con le ultime mosse della disperazione: dentro Wendell e Namaso, altri due giocatori veloci per cercare superiorità sugli esterni. Ci sono gli assalti finali del Porto con un paio di mischie pericolose che l’Inter sbroglia in sofferenza e poca lucidità, ma con massima concretezza e pochi fronzoli. I nerazzurri resistono ma non ripartono più, in panchina sono tutti in piedi tra tensione e speranza, ma l’arbitro assegna addirittura sette minuti di recupero che appaiono decisamente troppi. Nel recupero, infatti, succede di tutto. Al minuto 95 ci sono tutti i difensori portoghesi in area e Dumfries salva sulla linea un destro di Marcano. Finita? Certo che no, un minuto dopo è Taremi ad essere tutto solo a pochi passi dalla porta ma Onana compie il miracolo che vale i quarti di finale. Dopo 97’ minuti Marciniak fischia la fine: l’Inter è stoicamente ancora in corsa in Champions League.