Milano, 10 gennaio 2023 - La Coppa Italia lascia sempre un brivido all’Inter e ai 40mila di San Siro. La squadra di Simone Inzaghi si è qualificata ai quarti di finale battendo 2-1 in rimonta il Parma, ma evitando la clamorosa sconfitta solo all’88’ e trovando il gol decisivo ai supplementari. Juric ad aprire le marcature, poi Lautaro, con deviazione, impatta allo scadere mentre al secondo supplementare una palombella di Acerbi regala i quarti.
Juric siluro
Senza Lukaku, Inzaghi lancia Correa dal primo minuto e conferma Lautaro, in fascia torna Dumfries mentre c’è Gosens dall’altra parte. Pecchia con Vazquez a illuminare, Man a supporto di Benedyczak. In porta c’è l’eterno Buffon. Fatica l’Inter a trovare le vie centrali e comunque una formazione piena di riserve non ha tutti gli automatismi del caso per avere, fin da subito, manovra di qualità. E’ Bastoni ad essere il giocatore di qualità per velocizzare la manovra grazie alle sue aperture, su una di queste Gosens trova poi Gagliardini a centro area ma il piattone finisce a lato. Per il resto è un primo tempo masticato dai nerazzurri che non trovano ritmo e intensità in fase offensiva. A metà tempo Man si fa male muscolarmente, entra Juric ed è una scelta azzeccata per Pecchia che al 39’, dopo che l’Inter ha avuto un paio di mezze occasioni in area sventate da difesa e Buffon, trova il vantaggio con un siluro nel sette del neo entrato. Silenzio assordante a San Siro. Sul gong della prima frazione prova l’eurogol anche Benedyczak ma Onana vola in angolo. Si mette in salita per l’Inter al cospetto di un Parma ben preparato e quadrato, soprattutto con la personalità giusta per giocarsela.
Lautaro in extremis, poi Acerbi
I nerazzurri non trovano la via della porta nemmeno a inizio ripresa, restano i problemi del primo tempo, basati su una manovra poco fluida e veloce e che di fatto permette ai ducali di non scomporsi in fase difensiva. Inzaghi è costretto a cambiare per cercare di dare verve, dentro Dimarco, Bellanova e soprattutto Edin Dzeko, il quale va a comporre un tridente con Lautaro e Correa. L’Inter si sbilancia e al primo corner a favore prende un tre contro un in ripartenza che incredibilmente Bernabè cestina consentendo il recupero a Bellanova. Inzaghi non vede la svolta che cercava e gli assalti sono più che altro palle alla rinfusa dettate dalla classica fretta cattiva consigliera. Cross Bellanova, girata Lautaro ma Balogh salva in anticipo su Correa. In coppa tutto succede e come l’anno scorso, Ranocchia al 90’ con l’Empoli, l’Inter si salva allo scadere; stavolta è Lautaro a trovare il destro vincente dopo l’errata respinta di Balogh a cui si aggiunge una deviazione che spiazza Buffon: 1-1. Non è finita, perché in pieno recupero il 45enne compie un mezzo miracolo su Dzeko. Supplementari. Nel primo c’è un errore Gagliardini con un debole passaggio orizzontale, si infila il neo entrato Hainaut che sibila a lato con un insidioso diagonale. L’Inter riesce comunque a risollevarsi definitivamente nel secondo supplementare. Lancio millimetrico di Asllani, stop perfetto e cross di Dimarco che costringe Buffon all’uscita, poi Acerbi di testa trova la parabola vincente quasi da fuori area. Boato a San Siro: 2-1. Passata la paura, l’Inter riesce ad amministrare meglio la contesa e non presta il fianco alla rimonta parmense e di fatto la partita scorre senza sussulti fino al 120’, quando Pronterà fischia la fine delle ostilità. I campioni in carica si sono salvati per il rotto della cuffia.