Milano, 18 novembre 2020 – Stefano Sensi inizia a essere una sorta di rebus inestricabile per Antonio Conte e l'Inter. Il nuovo corso nerazzurro con il tecnico salentino era partito l’anno scorso con il mediano, prelevato dal Sassuolo, titolare inamovibile, grazie alla sua qualità in fase di possesso e alla capacità di inserirsi in zona gol. Per caratteristiche un centrocampista perfetto per l’attuale allenatore nerazzurro. Ma gli infortuni muscolari lo hanno frenato, tra l’altro con numerose ricadute. Lo stesso giocatore sta lavorando sodo per rientrare, ma al tempo stesso la sua situazione è un problema non ancora risolto.
Un anno e mezzo di infortuni
L’esperienza nerazzurra di Sensi è fatta, per ora, principalmente di infortuni. L’anno scorso già a ottobre si fece male con un infortunio agli adduttori che lo tenne fuori circa due mesi, tornò a dicembre per disputare qualche partita ma a gennaio nuovo stop per un problema al polpaccio. Successivamente è arrivato il lockdown e Sensi ha avuto tempo per recuperare, ma un nuovo infortunio ai bicipite femorale lo ha tenuto fuori in campionato da giugno ad agosto. Sensi è tornato nella Final Eight di Europa League, restando però in panchina. Messi gli infortuni alle spalle, il giocatore sperava in una stagione 2020/2021 da protagonista, ma anche stavolta, dopo qualche partita disputata, è arrivato un nuovo stop a ottobre sempre per infortunio muscolare. Ad oggi Sensi ha giocato 110 minuti nelle 10 partite ufficiali disputate in stagione dall’Inter.
"Sono arrabbiato"
Il primo a essere arrabbiato per questa situazione è Sensi stesso, impossibilitato a dare una mano alla squadra, soprattutto in un inizio di stagione difficile per una Inter in ritardo sia in campionato che in Champions League. Conte, in una delle ultime conferenze stampa, ha glissato a domanda diretta passando la palla allo staff medico. Poi c’è il giocatore, che ha affidato a Instagram i suoi pensieri in vista del ritorno in campo: “Non è stato un periodo facile – ha scritto - Una serie di infortuni hanno rallentato il mio percorso professionale. La mia vita. Non poter fare quello che amo con serenità mi ha tolto il sorriso. Sono una persona responsabile, da sempre quando cado faccio di tutto per rialzarmi e tornare più forte”. Non è facile fare il calciatore e non poter lavorare, non poter scendere in campo, giocare. Resta solo guardare i compagni lottare e soffrire. Ancora Sensi: “Mi fa incazzare non essere riuscito a dare il mio contributo – ha ammesso il centrocampista - non aver potuto dare il mio meglio alla società, allo staff, ai nostri tifosi che hanno sempre dimostrato stima nei miei confronti. Sto lavorando al massimo delle mie possibilità ogni giorno, ce la sto mettendo tutta, senza pause né scuse. È ora di lasciarsi alle spalle sfortune, problemi fisici, ostacoli che mi hanno costretto a frenare. A presto e sempre forza Inter”. Sensi a breve potrebbe tornare, forse per il Toro, o forse per la settimana successiva quando ci sarà il Real Madrid a San Siro. Forze fresche, e stavolta si spera durature, per Antonio Conte.
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