Milano, 28 aprile 2023 - In tre partite l’Inter può aver risollevato la stagione. Il passaggio del turno in Champions League, con una semifinale ritrovata dopo 13 anni, l'accesso alla finale di Coppa Italia di Roma contro la Fiorentina e la vittoria di Empoli, che ha rilanciato l’Inter per il quarto posto, possono essere il propellente per un intenso finale di stagione. In ballo non solo i trofei ma anche una maggiore sostenibilità economica del club. Il percorso in Champions League fino a qui regalerà all’Inter ben oltre 20 milioni di euro nelle casse, ma servirà esserci anche la prossima stagione nella coppa dalle grandi orecchie ed è per questo che la corsa ai primi quattro posti in campionato resterà fondamentale. Ad oggi l’Inter è sesta ma ha recuperato punti nell’ultimo turno praticamente a tutte le rivali tranne che al Milan, vincente in casa sul Lecce. Per rientrare in Champions serve o vincerla, missione comunque difficile, oppure chiudere nei primi quattro posti, ben sapendo che sulla classifica juventina vige ancora un importante asterisco dovuto ai procedimenti sportivi in atto o che partiranno tra poco. Ovviamente i nerazzurri non possono tararsi sul quinto posto sperando nelle penalizzazioni altrui, ma è evidente il fatto che la classifica potrebbe essere riscritta dai giudici.
Antonello: “Quarto posto importante. Derby? Sfida esaltante"
Su quanto sia importante chiudere nei primi quattro posti è arrivata anche la conferma della dirigenza per voce dell’amministratore delegato Alessandro Antonello. Sicuramente il derby di Champions è motivo di sogni, tensioni e ansie, ma l’Inter non potrà dimenticarsi totalmente del campionato nel prossimo mese e mezzo che chiuderà la stagione: “Per noi è importante raggiungere il quarto posto - le parole di Antonello a margine dell'evento "Soldi vs Idee: il calcio e la sostenibilità", organizzato dalla Bocconi - La parte finale della stagione sarà interessante con una finale di Coppa Italia e una semifinale di Champions da giocare, ma servirà essere pronti in campionato e tutto aiuterà sia l’entusiasmo dei tifosi sia l'aspetto finanziario del club”. Ma se l’Inter dovesse rimanere fuori dalla prossima Champions League? Antonello per il momento non vuole esporsi su eventuali ridimensionamenti: “E’ prematuro parlarne, ci sono tante partite da giocare e in ogni caso il lavoro è stato buono considerando che negli ultimi anni abbiamo raggiunto 5 finali”. Ma è altrettanto evidente come il derby sia motivo di ‘distrazione’, cioè una doppia sfida a cui ormai guardano entrambe le tifoserie visto che tornerà a valere una finale dopo 20 anni dal 2003, quando il Milan vinse grazie a due pareggi sfruttando il gol in trasferta: “Sappiamo cosa rappresenti per Milano una semifinale dopo 20 anni, saranno due sfide esaltanti e una bella festa per la città. Vedremo chi delle due andrà a Istanbul. Serie A? Ci sono cinque squadre in semifinale nelle coppe europee e questo significa che il movimento è sano”. Insomma, il diktat dirigenziale è chiaro: il derby di Champions è importante, ma anche la lotta al quarto posto lo è allo stesso livello. Guai a sacrificare il secondo obiettivo per concentrarsi solo sul primo…
Calhanoglu e Barella ok, ma…
E proprio nell’ottica della parole di Antonello, l’Inter avrà domenica a ora di pranzo uno scontro cruciale di campionato con la Lazio, diretta concorrente alla Champions League. I biancocelesti sono secondi a quota 61, gli interisti inseguono dal sesto posto con 54 e al Meazza nel lunch match della trentaduesima giornata ci sarà un bivio decisivo. Una vittoria biancoceleste rischierebbe di compromettere definitivamente la rincorsa nerazzurra, viceversa un successo dell'Inter riaprirebbe i giochi per tutte le pretendenti, Atalanta compresa ora settima con 52. Nella sfida di ritorno di semifinale di Coppa Italia con la Juve sono usciti con qualche acciacco muscolare sia Hakan Calhanoglu che Nicolò Barella e i tifosi nerazzurri vivono in allarme ben sapendo l’importanza delle partite a seguire, soprattutto in ottica semifinale di Champions League. I primi controlli hanno escluso lesioni per i due mediani, ma Simone Inzaghi vuole centellinare il loro utilizzo per non rischiare infortuni sanguinosi per il finale di stagione. Lieve affaticamento per entrambi, motivo per cui non è da escludere la staffetta domenica contro la Lazio utilizzando Marcelo Brozovic come perno centrale. Con il croato regista, Barella e Calhanoglu potrebbero alternarsi nel ruolo di mezzala, considerando anche il possibile utilizzo di Gagliardini nelle rotazioni. In avanti dovrebbe invece tornare titolare Romelu Lukaku, partito dalla panchina in Coppa Italia e più fresco rispetto a Edin Dzeko, e il belga recentemente ha mostrato una condizione fisica migliore, soprattutto con la doppietta di Empoli. Basterà a guadagnarsi la riconferma per il prossimo anno? Probabilmente no, a meno che non ci siano condizioni di favore per trattenerlo a Milano.
Chelsea su Onana, Inter su Vicario ma Chalobah…
Intanto comincia ad impazzare il mercato. Ieri dal Belgio si è parlato di un accordo sulla parola dell’Inter per l'esterno destro canadese Buchanan, in teoria il sostituto di Denzel Dumfries, mentre oggi da Londra rimbalza il forte interesse del Chelsea per Andre Onana. L’Inter non chiude la porta, anzi. Il portiere è arrivato a parametro zero e una cessione frutterebbe una plusvalenza totale andando a migliorare i numeri a bilancio, ma ovviamente servirebbe trovare un sostituto. I blues propongono Kepa, che non stuzzica l’Inter, così l’indiziato numero uno resta Guglielmo Vicario dell’Empoli, pizzicato domenica scorsa a colloquio con il vice direttore Dario Baccin. Ma in casa Chelsea c’è un altro nome che può piacere ai nerazzurri, in un altro ruolo, si tratta di quel Trevoh Chalobah, già inserito in lista mercato a gennaio in caso di sostituzione immediata di Milan Skriniar. Classe 1999, il difensore può giocare sia centrale di difesa che centrale di centrocampo e ha attualmente un valore Transfermarkt di 22 milioni di euro. D’altronde, perdendo Skriniar e con De Vrij che non ha ancora rinnovato, uno dei reparti a cui mettere mano è sicuramente la difesa, con Bastoni confermato ma anche con Acerbi e Darmian non più giovanissimi e D’Ambrosio in scadenza di contratto. Una mezza rivoluzione.