Giovedì 26 Dicembre 2024
MANUEL MINGUZZI
Calcio

Inter, il saldo di mercato fa contenta Suning: +160 milioni

La squadra prima in classifica ha trovato sostituti all’altezza con un saldo di mercato largamente in attivo: Suning può essere contenta

Joaquin Correa

Milano, 1 settembre 2021 – Ad un certo punto del mercato, l’Inter sembrava la vittima sacrificale della Serie A dopo le sanguinose partenze di Hakimi e Lukaku, colonne portanti dell’Inter scudettata di Antonio Conte. C’era la sensazione di smantellamento, di fine progetto di vertice per Suning, più indirizzata agli incassi per ragioni di bilancio che a mantenere la squadra in vetta. In realtà, con un saldo di mercato ampiamente positivo, la dirigenza è riuscita a mantenere stabile il livello della rosa senza un evidente depauperamento.

Saldo a +160 milioni

I conti sono presto fatti, in uscita via Hakimi e Lukaku per circa 175 milioni complessivi, a cui vanno aggiunte alcune operazioni secondarie e i risparmi degli ingaggi di Nainggolan, Joao Mario, Young e Padelli. Alla fine della fiera, il conto per Suning in entrata è positivo per circa 197 milioni di euro. Ma Marotta e Ausilio dovevano intervenire in entrata per sopperire alle partenze dei big, pur con un budget ridotto: la proprietà ha dato disposizioni chiare sul reinvestimento delle risorse. Capolavoro della dirigenza che ha piazzato due colpi senza svenarsi, Correa arriva a 30 milioni, ma 25 in riscatto pagabili in tre anni, Dumfries è arrivato a 12.5, a cui vanno aggiunti il riscatto di Vanheudsen poi ceduto al Genoa e gli arrivi di Calhanoglu, Dzeko e Cordaz. La morale è che l’Inter ha incassato tanto, speso poco, ma non si è indebolita. Il saldo fa ampiamente sorridere Suning che ha incassato 197 milioni spendendone 36: il risultato è un +161 milioni che dà fiato al bilancio del club. L’Inter rimane ai vertici, confermarsi per lo Scudetto è difficile ma Inzaghi ci sarà fino alla fine, e nel frattempo risolleva i bilanci in tempi di pandemia. Il colpo del Tucu è da manuale per Marotta, un prestito oneroso da 5 milioni, cifra tutto sommato irrisoria, più 25 in obbligo di riscatto ma pagabili in tre annualità. Sono le formule alternative ai tempi del Covid e con le comproprietà abolite da tempo. Suning gongola, rosa competitiva e bilanci migliorati: obiettivo raggiunto.

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