Milano, 21 dicembre 2020 – La sesta vittoria in fila, anche se non scintillante, ha riportato l’Inter a ravvivarsi in ottica Scudetto, accorciando un gap importante che si era creato con gli stenti di inizio stagione e un Milan in fuga. Prima dell’ultima sfida del 2020 c’è solo un punto di ritardo per la squadra di Conte che annusa i cugini e il sorpasso per festeggiare un buon Natale dopo gli stenti in Champions League.
A Verona per la settima
Inutile sottolineare l’importanza della sfida di mercoledì al Bentegodi, con di fronte un Verona insidioso e reduce da un ottimo inizio di stagione. Ma il Milan è impegnato contro una Lazio in forte ripresa e Pioli è ancora alle prese con l’assenza di Zlatan Ibrahimovic, un motivo in più per fiutare il sorpasso. Collezionare la settima renderebbe l’Inter di Conte in scia ad altri record, ne fecero sette in fila Pioli nel 2016/2017 e Stramaccioni nel 2012/2013 (l’ultima espugnando lo Stadium), per provare, davvero, a prendersi quel tricolore che manca da troppo tempo. La classifica appare più delineata, con le due milanesi e la Juventus che sembrano avere qualcosa in più in questa lotta rispetto al Napoli e alle romane. Ma proprio la Lazio ha l’occasione di rientrare facendo lo scalpo al Milan.
Il record di Mancini
E se i record sono fatti per essere battuti, l’Inter di Conte è ancora a metà dell’opera rispetto alla stagione 2006/2007 quando i nerazzurri guidati da Mancini vinsero il campionato con 14 vittorie consecutive in Serie A. Una striscia iniziata il 25 ottobre 2006 con il successo interno 4-1 sul Livorno e chiuso il 28 gennaio 2007 con la vittoria esterna a Genova contro la Samp per 0-2. Record su record per l’Inter di Mancini che, nel primo campionato post Calciopoli, infilò 30 vittorie, 7 pareggi e una sola sconfitta in casa con la Roma. Punti totali 97 con 80 gol fatti e solo 34 subiti, cioè meno di 1 a partita. Ecco allora che la squadra di Conte dovrà continuare a macinare punti e continuità, con un calendario non impossibile: dopo il Verona ci sono Crotone e Samp, prima di un ciclo complicato, e forse determinante, contro Roma e Juventus. Lì, a metà gennaio, l’Inter spesso ha vissuto i cali decisivi nel recente periodo che l’hanno tolta dalle varie lotte Scudetto. Un errore che Conte non vuole riproporre.
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