Milano, 11 ottobre 2020 - Per le norme calcistiche il derby di Milano si può giocare. Se da un lato in casa Milan si registra la 'guarigione' di Zlatan Ibrahimovic, in casa Inter si allarga il piccolo focolaio nato con Bastoni e proseguito con Gagliardini, Nainggolan, Skriniar, Radu e finito con Ashely Young. E' l'esterno il sesto contagiato dal virus tra i nerazzurri che dunque rischiano di arrivare al derby in condizioni precarie.
Sesto positivo
Sono saliti a sei i positivi nell'Inter nell'ultima settimana. L'ultimo è stato Ashley Young, leggermente sintomatico. L'esterno ha accusato un lieve raffreddamento, effettuato il tampone è subito rimasto in isolamento senza entrare in contatto con gli altri giocatori rimasti a Milano durante la pausa per le nazionali. Per tutti i positivi ora è necessario attendere il doppio tampone negativo, per gli altri il lavoro continua secondo protocollo. In casa Inter è stata creata una sorta di bolla per chi lavora alla Pinetina con un percorso casa luogo di lavoro in modo tale da evitare ogni rischio, chi è in nazionale ovviamente sarà monitorato costantemente per poter scendere in campo.
Norme
Per quelle che sono le regole calcistiche, il derby ad oggi si giocherà. Le norme dicono che servono almeno 13 giocatori disponibili tra cui almeno un portiere ed entrambe le squadre possiedono questi requisiti, nel Milan guarito Ibra, out Duarte e Gabbia. Non sarebbe praticabile l'ipotesi rinvio, la facoltà per le squadre di chiedere lo spostamento della gara scatta alla decima positività in squadra. Ma ovviamente dopo la vicenda del Napoli il condizionale è d'obbligo se le Ausl del territorio dovessero intervenire in qualche modo. Di sicuro, quello che resta è un derby troncato a metà, con al momento otto possibili assenti e un allenatore, Conte, sena uomini a Milano con cui lavorare.