Milano, 9 dicembre 2021 - Suning non cederà l'Inter, almeno nel breve periodo, ma potrebbero esserci novità nel club con il possibile ingresso di soci di minoranza. La proprietà cinese sarebbe a caccia di una immissione di capitali, magari cedendo quote di minoranza del club nerazzurro. Lo sostiene Bloomberg, che parla di una ricerca di Suning assieme ad un consulente finanziario.
Valutazioni, ma niente è certo
Come avevamo raccontato tempo fa, l'idea di Suning, attualmente, è quella di restare in sella come socio di maggioranza dell'Inter. Le cose dal punto di vista sportivo stanno andando bene, Scudetto vinto, ottavi di Champions conquistati dopo dieci anni, ma anche come profitti c'è una tendenza verso orizzonti positivi: trovati sponsor per un totale di 30 milioni di euro e la Champions garantirà ulteriori introiti. Senza dimenticare il progetto sul nuovo stadio, motivo per cui Suning vorrebbe proseguire. Ma ci sono i prestiti a cui si è rivolta la proprietà cinese per arginare gli effetti della crisi, quasi 300 milioni garantiti da Oaktree, e per una nuova immissione di capitali ci sarebbe l'intenzione di trovare un socio di minoranza. Un consulente, secondo Bloomberg, sarebbe al lavoro, ma ora è tutto nel campo delle valutazioni e di certo non c'è ancora nulla. Resta però l'idea di fondo di ottenere capitali tramite la cessione di quote in modo tale da evitare i possibili rischi da parte dei creditori sulla proprietà del club.
Mercato: ancora Nandez
Attenzione anche al mercato di gennaio, dove l'Inter potrebbe puntellare la sua rosa comunque di qualità. Un paio di giocatori, Sanchez e Vecino, hanno reclamato spazio e non è esclusa una uscita nel mercato invernale. A centrocampo, soprattutto, l'Inter punta da tanto tempo l'uruguaiano Nahitan Nandez, con cui era stato trovato un accordo sull'ingaggio in estate. La società nerazzurra si è poi scontrata con le valutazioni e le formule di Giulini, presidente del Cagliari, nella fattispecie 30 milioni di euro. Su Nandez si sarebbe mosso anche il Napoli, ma l'Inter punta ancora forte sul prestito oneroso da 5 milioni con obbligo di riscatto. Giulini, però, vorrebbe pagamenti poco dilazionati, Marotta invece ha l'idea di dirottarli fino al 2023. Difficile trovare un quadratura.
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