Milano, 19 maggio 2021 – Sono 63 reti e 16 assist in 96 partite con l’Inter. Romelu Lukaku è il nuovo imperatore nerazzurro, ha raccolto l’eredità di Adriano. I due sono molto amici e si stimano, Romelu ha sempre visto in Adriano un idolo per forza fisica e qualità, mentre l’imperatore vede in Big Rom il suo degno erede naturale. D’altronde pure Lukaku come forza fisica e botta mancina non scherza.
Adriano: Romelu fenomeno
La stagione di Lukaku, oltre ovviamente allo scudetto, parla da sé: 29 gol in 43 partite tra campionato, Champions League e Coppa Italia. Nella sola Serie A sono 23 gol in 35 partite, fondamentali per aiutare l’Inter a riportare il tricolore a Milano dopo 11 anni. Proprio da Lukaku l’Inter vuole ricostruire un ciclo vincente e il belga appare il più intoccabile di tutti sul mercato, anche se sarà il vertice tra proprietà, dirigenza e allenatore a stabilire quale futuro imboccherà il club. Ma torniamo ad Adriano, che ogni volta spende parole al miele per l’amico attaccante: “Lukaku è un fenomeno, sia come calciatore che come persona. Lui lo sa, l’ho sentito per telefono per complimentarmi con lui”, le sue parole a Internews. Adriano felice anche per lo Scudetto nerazzurro: “Sono molto felice della vittoria interista, ho brindato con la mia famiglia e amo tutti i tifosi interisti. Insomma, Adriano ha abdicato come imperatore in campo ma lo è ancora come primo tifoso nerazzurro.
Zhang, Marotta e Conte
Ma più di ogni altra cosa sarà determinante l’incontro di settimana prossima tra la proprietà, rappresentata da Steven Zhang, la dirigenza e l’allenatore. Si programmerà il futuro, o meglio, Suning chiarirà i piani per l’Inter, soprattutto a livello economico-finanziario. Notizia di ieri, è tutto fatto per il prestito da 260 milioni di Oaktree per dare fiato alle casse nerazzurre, ma sono risorse che andranno a coprire in larga parte i costi di gestione e non saranno utilizzati per il mercato in entrata. Sarà ancora autofinanziamento, ma Conte e Marotta vogliono sapere se sarà necessario sacrificare qualche pedina pregiata. Da questo passa il ciclo imbastito due anni fa da amministratore delegato e tecnico ed entrambi vorrebbero portarlo avanti, soprattutto ora che iniziano ad arrivare i trofei. Ma servono anche rinforzi per la Champions e i piani tecnici passano dalla proprietà, che dovrà spiegare le proprie intenzioni a livello di investimenti.
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