Milano, 9 gennaio 2022 - Dopo la falsa partenza di Bologna a causa dello stop imposto dall'ASL alla squadra di casa, l'Inter riprende subito il filo della vittoria e lo fa battendo quella Lazio che nel girone di andata aveva regalato una grande amarezza all'ex di turno Simone Inzaghi. Stavolta nessuna brutta sorpresa per il tecnico nerazzurro che, seppur con una partita in meno, ritorna subito in vetta alla classifica grazie alle reti di Bastoni e Skriniar che rendono vana quella messa a referto da Immobile sul fronte biancoceleste.
Le dichiarazioni di Bastoni
Con un gol e un assist in carniere la palma di migliore della serata non poteva che andare proprio ad Alessandro Bastoni, che analizza innanzitutto quel tiro che gli ha permesso di esultare dopo tanto tempo. "In realtà stavo per calciare al volo, poi ho visto che ero solo e ho stoppato la sfera: è bello tornare a segnare ma è ancora più bello vincere in particolare contro l'unica squadra che nel girone di andata ci aveva battuto". Dietro la crescita del classe '99 c'è sicuramente la mano di Inzaghi, ma tra i due non sono state tutte rose e fiori come può sembrare. "All'inizio era difficile capire i suoi dettami tattici - ammette Bastoni - ma poi sono entrato nei suoi meccanismi e oggi, insieme alla squadra, mi diverto tanto: insieme vogliamo difendere il tricolore che abbiamo sul petto".
Le dichiarazioni di Inzaghi
Il microfono passa appunto all'allenatore nerazzurro, che analizza una vittoria, l'ottava di fila, trovata contro il proprio passato. "Per me affrontare la Lazio è sempre speciale perché lì sono cresciuto sia in campo sia fuori: non è un successo come gli altri, ma comunque lo volevo a ogni costo". Missione compiuta anche grazie alle cosiddette seconde linee. "Vedere gente come Vidal e Gagliardini giocare così bene nonostante il minutaggio ottenuto finora in stagione è un ottimo segnale: non dimentichiamo che poi di fronte avevamo una formazione che, a differenza nostra, nel turno precedente aveva giocato e che quindi poteva essere più in forma di noi". Insomma, tutto bene per l'Inter ma solo finora: parole e musica di Inzaghi. "Il campionato è ancora lungo e dietro stanno vincendo tutte le nostre rivali: siamo di nuovo primi in classifica e da ora in poi dovremo essere bravi anche a gestire la pressione di chi c'è dietro".
Le dichiarazioni di Sarri
Preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno Maurizio Sarri, che sottolinea innanzitutto gli aspetti positivi della sconfitta della sua Lazio. "Abbiamo disputato una buona gara in particolare nel secondo tempo, visto che nel primo, anche per merito dell'Inter, siamo stati troppo attendisti. Poi siamo cresciuti e siamo rimasti in partita fino alla fine: non ho mai visto i nostri in sofferenza e, anzi, stasera c'è stata quella compattezza che ci è mancata troppo spesso". Un esempio concreto in tal senso è arrivato proprio nel turno precedente. "Prima della sfida con l'Empoli sembravamo migliorati a livello difensivo: i tanti errori di quel match ci hanno fatto tornare un po' alle ansie del recente passato". Ansie che potrebbero essere lenite dal mercato. "Purtroppo so che siamo un po' bloccati in tal senso dal problema dell'indice di liquidità, che poi non ho ancora capito bene nemmeno cosa sia: in realtà - conclude Sarri - una sola sessione potrebbe non bastarci perché ci sono tanti giocatori fuori ruolo e sicuramente la rosa non si presta totalmente a quelle che sono le mie idee tattiche".
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