Milano, 15 gennaio 2023 - E’ bastato un piatto sinistro in buca d’angolo per sancire il ritorno alla vittoria dell’Inter in campionato. Tre minuti di gioco e Lautaro Martinez ha deciso l’anticipo del sabato contro il Verona permettendo ai nerazzurri di raggiungere la Juventus in classifica e di avvicinare il Milan, ora distanziato di un punto. Restano dieci i punti di distacco dal Napoli ma l’Inter ha riagganciato il gruppo delle rivali e fatto il carico di buon entusiasmo in vista della Supercoppa di mercoledì a Rihad.
Lautaro: “Ci deve essere abitudine a vincere”
Sono nove reti in diciotto partite per Lautaro Martinez in Serie A, sempre più trascinatore della squadra di Simone Inzaghi ancora sprovvista di Romelu Lukaku. L’argentino è ormai il perno assoluto dell’attacco e continua a segnare a raffica e la rete di ieri è stata importante per quanto decisiva, soprattutto per poter amministrare una partita a pochi giorni dalla Supercoppa. Inoltre, l'argentino ben si sposa in coppia con Edin Dzeko, in una coppia d'attacco interscambiabile tra chi viene a prendersi il pallone e chi attacca la profondità: “Il Verona venendo uomo su uomo ti porta sempre a fare una partita di grande umiltà - le parole del toro argentino - Abbiamo avuto l’atteggiamento giusto e preparato bene il match. Siamo stati bravi fino al 94’ e dobbiamo sempre lasciare il 100% mi campo”. Adesso viene il bello, c’è il primo trofeo stagionale in palio mercoledì con la Supercoppa Italia a Rihad contro il Milan, con i rossoneri reduce da un periodo di appannamento culminato con il pareggio di Lecce. Lautaro carica l’ambiente: “Ora pensiamo alla Supercoppa, che è importantissima - ancora il toro - Siamo in un grande club, ci deve sempre essere l'abitudine a vincere, a giocare finali, a cercare di conquistare trofei. Abbiamo qualità, la storia del questo club ce lo impone”. A rimpolpare la compagine di Inzaghi, oltre a Calhanoglu e Barella già visti ieri sera, potrebbero esserci anche Handanovic, Brozovic e Lukaku. Leggi anche - Serie A, vince la Lazio ma Immobile si fa male