Milano, 17 gennaio 2021 - L'Inter domina il derby d'Italia e raggiunge il Milan in testa alla classifica, in attesa della gara dei rossoneri a Cagliari. Una serata perfetta per i nerazzurri, che la Juventus a -7, anche se la Vecchia Signora ha una partita in meno. Gongola Antonio Conte, al primo successo da allenatore di fronte ai bianconeri. "La Juventus per tutti quanti è un parametro importante e stasera abbiamo sfiorato la perfezione, sennò non avremmo vinto. Tante cose che sapevamo potessero mettere in crisi gli avversari in effetti si sono dimostrate tali. I ragazzi sono stati bravi a mettere in pratica quello che avevamo preparato. Siamo sulla strada giusta".
Conte: "Inter ora è credibile"
Dopo il successo ai danni dei campioni in carica, la Beneamata è favorita per la vittoria di questo Scudetto. Su questo pochi dubbi. "Per me il gap fra la Juventus e le altre esiste ancora. Ho grande rispetto per la società bianconera. Vincere contro di loro dà consapevolezza in se stessi - sottolinea Conte - L'Inter è tornata a essere credibile e questa è la più grande soddisfazione nel mio anno e mezzo di lavoro. L'eliminazione dalla Champions League è stata una brutta batosta, ma siamo ripartiti. La possibile cessione della società? Non può non interessarci. Ma noi dobbiamo concentrarci sul lavoro. Sapevo già da agosto che c'erano delle problematiche, ma mi auguro che la situazione si possa risolvere nel migliore dei modi".
Pirlo: "Non siamo scesi in campo"
Deluso e cupo in volto Andrea Pirlo. "Abbiamo sbagliato l'atteggiamento fin dall'inizio. Non siamo scesi in campo, troppo passivi e senza rabbia - accusa l'allenatore bianconero - Ci siamo abbassati e siamo stati timorosi. Nella testa abbiamo pensato solo a fare la fase difensiva e quindi non avevamo spazio per avere in mano alla partita. E' una brutta sconfitta, perché non ce l'aspettavamo e non poteva andare peggio di così. Ma adesso dobbiamo rialzarci subito perché mercoledì c'è un'altra sfida importante. E' una sconfitta che non ridimensiona le nostre ambizioni - il pensiero di Pirlo - Capita di avere questi passi falsi in un percorso di crescita. Siamo stati troppo lenti nel giro palla, senza muoverla fra i centrocampisti, impendendo così di permettere l'uno contro uno di Chiesa e gli inserimenti di Ramsey. Se ti passi la sfera solo dietro, il gioco diventa troppo prevedibile. Ma la responsabilità è mia, perché evidentemente non ho fatto capire ai giocatori cosa serviva".