Milano, 17 aprile 2023 - Mercoledì sera a San Siro crocevia importante per l’Inter che assapora le semifinali di Champions League dopo la vittoria di Lisbona all’andata contro il Benfica per zero a due. Servirà non crollare in casa per i nerazzurri e conquistare una semifinale tutta italiana contro la vincente di Napoli-Milan, in campo domani sera al Diego Armando Maradona. Ma in campionato le cose stanno andando male, con l’undicesima sconfitta stagionale, stavolta ad opera del Monza che ha espugnato il Meazza con un gol di Caldirola, un ex, lasciando i nerazzurri a meno due dal Milan quarto e meno cinque dalla Roma terza. La lotta al quarto posto si fa sempre più complicata e l’Inter dovrà tenere un occhio anche all’Atalanta poco distante. La metamorfosi interista tra coppa e campionato non è facilmente spiegabile ma è sufficiente per la dirigenza per prendere una decisione: Inzaghi a fine stagione molto probabilmente sarà costretto a salutare.
De Zerbi il preferito, ma c’è una clausola col Brighton
Servirebbe un miracolo a Simone Inzaghi per tenersi la panca anche l’anno prossimo, ma quantomeno non sembrano alle viste decisioni immediate. Il tecnico nerazzurro resterà fino a fine stagione, quando molto probabilmente lascerà il posto ad un nuovo allenatore. Non sarebbe una idea concretissima l’eventuale subentro di Chivu in caso di ulteriori capitomboli, così la dirigenza è concentrata su giugno, dove oltre a Inzaghi ci sarà da discutere il futuro di Romelu Lukaku. Per quanto riguarda la panchina, dal lotto di nomi uscito in queste settimane, passando anche per Antonio Conte e Thiago Motta, il preferito di Marotta e Ausilio è senza dubbio Roberto De Zerbi. Ora al Brighton, il tecnico di Brescia ha portato la squadra al settimo posto in classifica ad una manciata di punti dalla zona Europa, impartendo un calcio di qualità, aggressivo, intenso, profondamente moderno e di stampo europeo. Ed è quello che vorrebbe la dirigenza per l’Inter, potenziando al massimo il parco giocatori. C’è un problema, duplice. De Zerbi è vincolato da una clausola rescissoria e l’Inter per portarlo a Milano dovrebbe sostanzialmente riconoscere un corposo indennizzo al Brighton. Non solo, il rendimento della squadra di De Zerbi ha acceso la luce sull’allenatore anche da parte di club quotati e la concorrenza rischia di essere spietata. L’Inter per prenderlo avrà bisogno di un investimento neanche tanto economico. Il bilancio lo consentirà? E soprattutto, De Zerbi accetterà? Per ora si registra un incontro tra Ausilio e l’avvocato che cura gli interessi del tecnico, segno che i colloqui sono partiti, ma poi servirà parlare anche di questioni economiche e obiettivi sportivi dell’Inter. Una missione non semplice.
Lukaku via? Soldi dirottati altrove
Poi c’è la questione Romelu Lukaku. Il ritorno a Milano di Big Rom non ha dato i frutti sperati, anzi sono più i gol facili sbagliati che il resto e l’Inter appare intenzionata a risparmiare. Ritornato per scucire lo scudetto dal petto del Milan, Romelu ha vissuto una stagione difficile tra infortuni e rendimento sotto tono: la dirigenza nerazzurra sta valutando il da farsi e per ora la bilancia pende dalla parte della non riconferma della punta. Risparmiare venti milioni, e chiudere le porte ad una ulteriore annata in nerazzurro, consentirebbe al club di investire altrove, magari su una punta più giovane e di proprietà o proprio su De Zerbi per cambiare completamente ciclo tecnico. Anche in questo caso, come per Inzaghi, solo un miracoloso finale di stagione potrebbe far cambiare idea all’area tecnica su Big Rom. E’ stata dunque una annata quasi da buttare in Italia e ora all’Inter restano le coppe: Inzaghi ne ha vinte tre in due anni. Ma un trofeo, probabilmente, non basterà. Leggi anche - Champions, dove vedere le italiane in tv