Martedì 5 Novembre 2024
MANUEL MINGUZZI
Calcio

Inter, sostegno della società a Inzaghi: ma serve cambiare passo

Il tecnico gode della piena fiducia di Marotta e Ausilio, ma la sconfitta nel derby dovrà far scattare una reazione

Simone Inzaghi

Simone Inzaghi

Milano, 5 settembre 2022 - Due settimane per rinascere. L’Inter è uscita a pezzi dal derby, mostrando fragilità insospettabili al cospetto di un Milan più in palla e più forte mentalmente. I rossoneri hanno reagito allo svantaggio, i nerazzurri invece si sono afflosciati. Ha funzionato poco per Inzaghi a parte gli assalti finali più di intenzione che di idee. La fase difensiva è andata in difficoltà nel primo tempo, quella offensiva ha faticato ad innescare le fasce prive di un Perisic mai sostituito.

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Due settimane per la verità

Il post derby è di chi deve leccarsi le ferite, ma già mercoledì la squadra torna in campo contro il Bayern Monaco per il debutto in Champions League. Partita oltremodo difficile, contro una delle favorite, ma l’Inter dovrà produrre una reazione tangibile. In questi giorni la società è rimasta vicina alla squadra, è stata chiesta una reazione immediata e il tecnico Simone Inzaghi gode della piena fiducia della dirigenza. Qualcosa, però, dovrà cambiare e tocca a tecnico e giocatori trovare la soluzione. Già due sconfitte in campionato, il 50% di tutte quelle patite l’anno scorso, urge trovare contromisure per ridare all’Inter l’energia e la solidità di un tempo. Le prossime due settimane saranno dunque importanti, due partite di campionato e due partite di Champions prima della sosta per le nazionali. Toro e Udinese in Serie A, due partite comunque ostiche, ieri i friulani hanno demolito la Roma, Bayern e Plzen in Champions League, parte la rincorsa agli ottavi. Da queste quattro partite la dirigenza si attende una reazione e una risposta alle critiche, perché si rischia di compromettere la corsa allo Scudetto e di iniziare con un mattone quella verso gli ottavi di Champions. Non è escluso che Inzaghi possa variare qualcosa nelle gerarchie, magari a partire dalla porta con Handanovic nel mirino della critica e con Onana che scalpita. Ma il vero problema restano le fasce, perché a destra Dumfries fornisce adeguate garanzie, ma a sinistra c’è Darmian adattato a sostituire Perisic. Servirà il miglior Gosens in tempi brevi. Il resto è da ritrovare, perché la difesa annaspa e il centrocampo patisce, con l'attacco che vive di folate più che di gioco. C'è tanto lavoro da fare. Leggi anche - Serie B, tre squadre al primo posto