Milano, 16 ottobre 2019 - Una tassa pesantissima quella che l’Inter deve pagare sulle “Nazionali“: Antonio Conte perde tre pedine fondamentali (D’Ambrosio, Sensi e Sanchez, tutti ko dopo gli impegni con le varie rappresentative), con il reparto avanzato in grave emergenza almeno fino a gennaio. Gli esami cui si è sottoposto ieri mattina Alexis Sanchez presso l’Istituto Humanitas di Rozzano hanno evidenziato "la lussazione del tendine peroneo lungo della caviglia sinistra".
Oggi a Barcellona l’attaccante effettuerà un altro consulto con il professor Cugat e si deciderà se intervenire chirurgicamente, ma il rischio di perdere il calciatore per i prossimi tre mesi è parecchio concreto. Evidente che a questo punto l’Inter debba intervenire sul mercato, avendo Conte a disposizione soli due attaccanti di ruolo (Lukaku e Lautaro Martinez) oltre a Politano e al giovane Esposito (che probabilmente dovrà rinunciare al ritiro con l’Italia under 17 in vista dei Mondiali in Brasile). Sull’agenda di Marotta e Ausilio una mezza dozzina di calciatori, a cominciare da quel Mandzukic che già in estate il ds bianconero Paratici aveva provato ad offrire all’Inter nell’impossibile trattativa per Icardi. Il calciatore piace molto a Conte ma è decisamente nel mirino dello United: trattativa avviatissima (11,5 milioni il prezzo del cartellino), addirittura a Manchester l’attaccante croato potrebbe ritrovare Max Allegri. Un sondaggio, comunque, l’Inter lo farà.
Tra i nomi circolati nelle ultime ore c’è anche quello di Olivier Giroud, che Conte portò al Chelsea nel 2018 per 20 milioni. Pesa però lo stipendio del francese (8 milioni a stagione): però Giroud (che nel frattempo ha detto no alla Cina e agli Stati Uniti e ha il contratto in scadenza a giugno) resta un affare, tanto più che pare ai margini del progetto tecnico dei londinesi. A 32 anni sente di poter essere ancora protagonista e chiede due anni e mezzo di contratto. Più modeste le pretese economiche di Lasagna (pure accostato all’Inter nei giorni scorsi) e Petagna (che però sta facendo molto bene con la Spal).
Capitolo a parte merita Ibrahimovic: da almeno un paio di stagioni si sussurra di un possibile ritorno in Italia del totem svedese (e anche negli ultimi giorni Zlatan continua a mandare messaggi al club). Qualunque operazione in entrata potrebbe essere favorita dalla cesione di Gabigol: c’è già l’intesa con il Flamengo sulla base di 15-16 milioni, ma la punta piace anche in Inghilterra. E sembra che anche Conte lo stia seguendo con particolare attenzione, anche se un eventuale ritorno in Italia del calciatore carioca sarebbe davvero clamoroso. Ovvio, la ricerca del vice-Lukaku è diventata prioritaria rispetto ad altri obiettivi: e dunque passano in secondo piano altre trattative, come quella per Vidal (comunque il Barcellona non pare intenzionato a cederlo) o quella che porta a Matic (contratto in scadenza nel giugno 2020) . Di sicuro a giugno verrà fatto un altro investimento importante (alla Barella, per intendersi) e per questo in lista ci sono due nomi molto forti: Tonali (corteggiato pure da Juventus, Napoli, Milan e Fiorentina) e Van de Beek (occhio al Real Madrid).