Milano, 10 gennaio 2015 - E' la vigilia di Inter-Genoa, la partita in cui Gian Piero Gasperini tornerà a San Siro ad affrontare una sua ex squadra. Quella nerazzurra, nelle parole del tecnico, è stata «Una bruttissima esperienza durata molto poco, sarebbe stato meglio se non fosse nemmeno iniziata - afferma il Gasp -. Hanno avuto l'idea sbagliata di prendermi e io a andare. Visto che avevamo una concezione di calcio diversa». Non usa mezzi termini per descrivere la sua avventura di appena tre mesi nel 2011. «Sono passati tre anni e ora mi sono ripreso - ha aggiunto il tecnico del Genoa -. Grazie al Genoa ho avuto la possibilità di ripartire, le difficoltà dell'Inter in questi tre anni invece sono cresciute. Mi auguro che con Mancini ci sia la credibilità e la possibilità di riportare l'Inter a livelli più competitivi».
Una sfida alla quale il Genoa arriva con un vantaggio di cinque punti. «Non credo sia comune affrontare l'Inter con cinque punti di vantaggio. È una bella soddisfazione ma il loro valore rimane. Dopo aver raccolto un punto nelle ultime tre gare adesso però abbiamo bisogno di fare punti».
«Dobbiamo fare meno errori possibili contro il Genoa - ha spiegato dal canto suo Mancini -. È una squadra fastidiosa, composta da giocatori bravi e veloci, è aggressiva. Non sarà semplice, anzi sarà molto difficile, per batterli dovremo fare una buona partita». L'Inter affronterà a san Siro i rossoblù rivali diretti per il terzo posto e Roberto Mancini non abbassa la guardia: il tecnico nerazzurro però dovrà fare a meno di Kovacic e della coppia di centrali. «Abbiamo tre squalificati che pesano, chi li sostituirà avrà la chance di mettersi in mostra. Vidic? Non gioca da tanto, non sarà al 100%, ma non abbiamo altre alternative - ha aggiunto l'allenatore-. È un giocatore esperto, sa benissimo come ci si deve comportare, può anche fare attenzione alla sua condizione fisica con la sua esperienza».