Milano, 30 marzo 2023 - In un calcio molto influenzato dai giocatori in scadenza di contratto, l’Inter sta cercando di evitare un nuovo caso Skriniar con Alessandro Bastoni. Sono in atto le trattative per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2024, c’è il rischio di una uscita anticipata in estate o una a parametro zero tra un anno, ma attualmente c’è la distanza di un milione tra richiesta e offerta. C’è comunque modo di trovare un accordo considerando il forte legame del difensore con i colori nerazzurri e l’assoluta fiducia della dirigenza nel rendimento in campo del giocatore.
Offerta da 4.5 milioni, ne servono 5.5
Sono giornate importanti per il rinnovo di Alessandro Bastoni. Il suo agente Tullio Tinti ha incontrato la dirigenza nerazzurra per cercare una base d’intesa che ancora non è stata trovata. Bastoni è cuore nerazzurro vero ‘è tifoso dell’Inter e vuole restare’, le parole di Tinti, ma oltre al sentimento c’è anche l’aspetto economico ed lì che qualcosa andrà migliorato da parte dell’Inter. Attualmente, Bastoni percepire 3.5 milioni di euro l’anno e vorrebbe un adeguamento sulla base anche del suo status in squadra, cioè di difensore titolare e colonna portante della retroguardia. Attualmente l’Inter sarebbe ferma sotto i 5 milioni, mentre l’entourage avrebbe chiesto circa 5.5 più bonus per sfiorare i 6 milioni, cifra in linea con gli altri top player della squadra. Si lavora anche alla durata contrattuale che l’Inter cercherà di portare al 2027 o al 2028. Già in estate Bastoni si è negato al mercato essendo grande tifoso nerazzurro e nella sua mente c’è solo l’Inter, ma è chiaro che dovrà arrivare anche una offerta congrua al livello del giocatore per tenerlo al riparo da corteggiamenti vari. Sicuramente il classe 1995 è profilo di giocatore molto ricercato dagli uomini mercato, avendo ottime capacità difensive e altrettanto ottime predisposizioni palla al piede, e ogni tanto anche qualche gol e assist in canna. Lui si vede nerazzurro, ma come è normale che sia dovranno collimare i parametri economici per arrivare alla fumata bianca. Il rischio per l’Inter è perderlo a zero, esattamente come Skriniar. In caso di mancato rinnovo, infatti, o si procederà ad una cessione in estate, ultima possibilità di fare cassa, oppure si andrà a scadenza contrattuale esattamente come il difensore slovacco. Sono le classiche situazioni da evitare per i club, sempre più stritolati dai rischi di parametro zero che non permettono le plusvalenze utili per ragioni di bilancio. Il calcio moderno, ormai, impone la necessità di trattare i rinnovi a quasi due anni dalla scadenza per non farsi trovare impreparati, ma a rendere ottimista la dirigenza su questa trattativa è ovviamente il legame di Bastoni con i colori nerazzurri.
Moratti: “Zhang? Ci penserei prima di giudicarlo male”
Passando a temi societari, la famiglia Zhang probabilmente non derogherà dal solco creato negli ultimi anni sotto il profilo della gestione del club. Non sono previsti investimenti, si ragionerà su una o due plusvalenze da reinvestire, ma un piccolo sforzo, forse, andrà fatto nel caso in cui si decidesse di sostituire Simone Inzaghi. Poi c’è il prestito di Oaktree in scadenza, con il rischio di perdere la maggioranza dell’Inter in caso di mancato adempimento degli impegni presi. E’ probabile che in estate torneranno i rumors sulla cessione del club ma la valutazione della famiglia Zhang, un miliardo di euro, resta elevata. La gestione cinese lascia comunque spazio alle opinioni nell'ambiente nerazzurro, c'è chi è soddisfatto, c’è chi invece pensa servano investimenti per tornare ai vertici in pianta stabile e c’è anche chi pensa sia meglio un cambio di proprietà. Di questo e di altro ha parlato l’ex presidente Massimo Moratti a Canale Inter 69, ed è una difesa verso l’attuale numero uno nerazzurro: “Prima di avere un giudizio negativo su Zhang ci penserei bene - le parole di Moratti - In fin dei conti Steven ha vinto uno Scudetto, ha vinto altri tre trofei e ha messo tanti soldi nell’Inter. Non sarei troppo duro con lui”. In effetti la bacheca nerazzurra è tornata a riempirsi ma questa stagione sembra aver incrinato un po’ la fiducia verso il club visti i 21 punti di ritardo dal Napoli e le nove sconfitte già maturate in campionato. E sugli investimenti Moratti la pensa così: “La situazione rispetta la condizione economica internazionale. Le società di questo livello sono nella condizione di essere di proprietà di industrie importanti o di fondi altrettanto importanti. E’ difficile che una famiglia possa essere proprietaria di club come Milan o Inter”. I nerazzurri in questa stagione un trofeo lo hanno già incamerato, la Supercoppa, sono ancora in lizza in Coppa Italia e Champions League, mentre la lotta Scudetto è andata. Il pensiero di Moratti: “Altri trofei quest’anno? C’è sempre la possibilità Champions League…” l’auspicio di Moratti a cui è stato anche chiesto delle polemiche per il gol di Kostic viziato da due tocchi di maoi in occasione del recente match di San Siro. Cosa ne pensa l’ex presidente? Meno polemico rispetto al passato: “E’ stata una bella azione, ma c’era il tocco di mano di Vlahovic e in queste partite ci sono sempre polemiche. Diciamo che è stata una cosa grave ma non scandalosa”. E sul Var che ne pensa Moratti? “Spacca a metà, ma ci stiamo abituando ed è utile”. Ma per l’Inter ora è d’obbligo dimenticare quella partita, alle viste c’è la Fiorentina in campionato, poi la semifinale di andata di Coppa Italia, la Salernitana e il quarto di andata di Champions con il Benfica. Quattro partite che valgono tanto, tantissimo, soprattutto per Simone Inzaghi che dovrà, ottenendo risultati, riconquistarsi la fiducia della società con Conte, De Zerbi e Motta sullo sfondo… Leggi anche - Milan, Giroud a un passo dal rinnovo