Milano, 25 marzo 2023 - L’Inter guarda la futuro, ben sapendo che le condizioni economiche in cui lavorerà a giugno dipenderanno anche dal presente, cioè da una eventuale semifinale Champions e dal raggiungimento dei primi quattro posti in campionato. Serve trovare un difensore, forse due, ma soprattutto il sostituto di Milan Skriniar, e serve trovare un attaccante, con il tucu Correa destinato a partire e Romelu Lukaku tutt’altro certo della permanenza.
Demiral per la difesa
C’è del lavoro da fare sulla difesa dell’Inter che verrà. Il club punterà a riscattare Francesco Acerbi, uno dei migliori in stagione, mentre certamente se ne andrà Milan Skriniar, in scadenza di contratto, e probabilmente anche Danilo D’Ambrosio, mentre è in corso una trattativa di rinnovo con Stefan De Vrij. I discorsi, però, non si sono sbloccati e l’olandese è corteggiato dalla Premier League. Insomma, potrebbe essere rivoluzione. Tra i primi obiettivi della difesa Beppe Marotta e Piero Ausilio hanno individuato il profilo di Merih Demiral, ex Juve e ora all’Atalanta, che con Gian Piero Gasperini ha vissuto una stagione di alti e bassi e non esattamente da titolare fisso della retroguardia della Dea. Il nome era già emerso a gennaio qualora Skriniar si fosse accasato immediatamente al Psg, ma le richieste dell’Atalanta sulla formula non avevano trovato il gradimento dell’Inter. A gennaio, i nerazzurri non erano nelle condizioni di potersi impegnare per un acquisto a titolo definitivo e l’affare saltò, anche perché lo slovacco alla fine è rimasto, ma la pista può riaprirsi a giugno quando l’Inter potrà valutare formule più impegnative rispetto al prestito secco. Servirà comunque un investimento e oggi la valutazione di Demiral è di circa 20 milioni di euro. Ma si sa, l’Inter incasserà una buona cifra per il suo percorso in Champions, e il bottino potrebbe aumentare in caso di semifinale, e sugli investimenti nel mercato in entrata peserà, ovviamente, anche un piazzamento nei primi quattro posti in campionato. Oltre a tutto questo è probabile verranno effettuate un paio di plusvalenze e gli indiziati sembrano essere Marcelo Brozovic e Denzel Dumfries. Per Merih Demiral si potrà dunque lavorare ad un prestito con obbligo di riscatto a circa 20 milioni di euro.
Skriniar e la schiena: “Seguite le indicazioni dell’Inter”
Intanto a Milano è esploso il caso dell’infortunio alla schiena di Milan Skriniar. Il difensore slovacco, secondo alcuni media francesi, si sarebbe rivolto ad un centro di eccellenza in Francia e sotto la guida del Paris Saint Germain, cioè quella che sarà la sua prossima squadra. In realtà, lo stesso Skriniar ha voluto precisare che ogni consulto è stato pianificato con il suo attuale club, cioè l’Inter, e non con il suo futuro datore di lavoro. Siccome la lombo sciatalgia appare un problema più complicato da risolvere, il difensore avrebbe chiesto il parere di alcuni esperti del settore ma sempre in collaborazione con l’Inter. “Ci tengo a dirvi che ho sempre seguito tutte le indicazioni mediche dello staff dell’Inter - ha scritto Skriniar sui social per placare le polemiche - Mi sono sottoposto a una ulteriore visita specialistica che ha confermato la diagnosi e da oggi, con lo staff medico dell’Inter, ho iniziato un ciclo di cure prescritte dal medico esterno di fiducia della società”. Rientra il caso dunque, ma ad oggi è impossibile stabilire con esattezza i tempi di recupero di Skriniar, mentre dalla Francia continuano i rumors che lo darebbero, addirittura, fuori fino a fine stagione. Non dovrebbe essere così e Inzaghi conta di averlo per la doppia sfida al Benfica.
Aubameyang, Firmino e Retegui
Non solo difesa. I dirigenti nerazzurri lavorano sull'attacco del prossimo anno. Il punto fermo sarà ovviamente Lautaro Martinez, ma al suo fianco a completare il reparto potrebbe esserci una mezza rivoluzione. Se con Edin Dzeko c’è una apertura ad un rinnovo annuale a cifre al ribasso, sia Joaquin Correa che Romelu Lukaku potrebbero salutare il nerazzurro. Quasi certo l’addio dell’argentino, mai realmente incisivo in due anni di infortuni e assenze, ancora in discussione la conferma del belga che si è ripreso in nazionale nella vittoria del Belgio sulla Svezia di Ibra. Dall’Inghilterra sono praticamente certi del fatto che Big Rom rientrerà al Chelsea e l’Inter non lo confermerà, ma ogni decisione verrà presa da qui a giugno anche sulla base del rendimento di Lukaku. Se ci sarà una ripresa non è escluso un investimento per confermarlo, magari anche considerando un eventuale cambio di allenatore in estate con Simone Inzaghi sempre più a rischio. Nel lotto di nomi, oltre Antonio Conte e Thiago Motta, c’è anche Roberto De Zerbi, in netta risalita nelle quotazioni dopo le ottime cose fatte al Brighton. Tornando all’attacco, se sull’uscita di Correa c’è la certezza, e Riccardo Orsolini del Bologna piace, su Lukaku bisognerà aspettare ancora un po’ ma nel frattempo i nomi di un certo peso trapelano in ambiente di calciomercato. Piace Roberto Firmino, che non rinnoverà con il Liverpool ed è in uscita, e piace soprattutto l’ex Milan Pierre-Emerick Aubameyang, in rotta con il Chelsea e propenso, chissà, ad un ritorno in Italia. Per l’Inter, tra l’altro, ci sarebbe l'aiuto del Decreto Crescita. Ma il nome più caldo è quello di Mateo Retegui, attaccante oriundo classe 1999 già in gol alla prima apparizione con la nazionale italiana. La punta piace, anche perché l’Inter ha ottimi rapporti in Argentina, e a breve potrebbero partire le trattative per il giocatore che è stato ceduto dal Boca in prestito al Tigre, squadra dove milita Facundo Colidio, attaccante di proprietà nerazzurra. Pare che il Tigre sia pronto a riscattare Retegui dal Boca e l’Inter potrebbe dunque dover trattare con loro e non gli xeneizes, mettendo appunto sul piatto il futuro di Colidio. I nerazzurri si sarebbero mossi in anticipo conservando un vantaggio sulla concorrenza, ma nella trattativa andrà considerata la percentuale sulla rivendita in possesso del Boca che potrebbe alzare, non di poco, il costo di Retegui in estate. Prima, però, serve dare ulteriore fiato al bilancio con il percorso in Champions League e i primi quattro posti in campionato. Tocca, di fatto, a Simone Inzaghi, ma senza la certezza di potersi tenere la panca nerazzurra il prossimo anno. Leggi anche - Qualificazione Euro 2024, i risultati