Giovedì 21 Novembre 2024
MANUEL MINGUZZI
Calcio

Inter, tamponi Covid negativi: in sette partono per giocare con le loro nazionali

Ultimo giro di tamponi negativo, l’Ats concede ai giocatori stranieri di ritornare in patria: ma una volta convocati verranno fatti giocare. Inter scontenta

Christian Eriksen (Ansa)

Christian Eriksen (Ansa)

Milano, 23 marzo 2021 – Sembra essersi placata alla Pinetina l’emergenza Covid che aveva colpito nei giorni scorsi quattro giocatori dell’Inter. L’ultimo giro di tamponi ha dato esito negativo, così la squadra ha potuto riprendere ad allenarsi e contestualmente i giocatori stranieri hanno risposto alle convocazioni delle rispettive nazionali. Una situazione che mette di cattivo umore la squadra nerazzurra che vedrà i suoi big forse scendere in campo nelle qualificazioni mondiali.

Ripresa degli allenamenti

Come detto, dopo l’ultimo giro di tamponi è arrivato il via libera alla ripresa degli allenamenti. Terminati i 4 giorni di isolamento e a fronte di esito negativo al tampone molecolare, i componenti del gruppo squadra hanno ripreso a lavorare ad Appiano Gentile dopo l’ok del’Ats. Antonio Conte può dunque riprendere la preparazione in vista della trasferta di Bologna del 3 aprile dopo la sosta per le nazionali, ma dovrà farlo senza i giocatori convocati dai rispettivi commissari tecnici. Sono in sette ad aver già lasciato Milano per raggiungere i paesi di nascita.

Potranno giocare?

 

Belgio, Danimarca, Croazia, Slovacchia, Romania e Marocco hanno infatti convocato i giocatori nerazzurri in nazionale per quelle che saranno le partite di qualificazione mondiale. Via dunque Lukaku, Eriksen, Brozovic, Perisic, Skriniar, Hakimi e Radu per svolgere non solo l’isolamento domiciliare nel proprio paese ma molto probabilmente anche per giocare con le rispettive nazionali. L’Ats ha concesso il via libera secondo le regole internazionali, infatti un lavoratore può rientrare in patria per terminare la propria quarantena, se l'avesse iniziata all’estero, ma in teoria non potrebbe scendere in campo. Resta comunque difficile pensare che i ct abbiano convocato i giocatori nerazzurri solo per farli allenare senza utilizzarli in campo, tuttavia l’Inter si appella al fatto che un lavoratore, una volta rientrato in patria, potrebbe solo svolgere l’isolamento fiduciario con un percorso sicuro casa-campo per allenarsi e non per giocare partite.

Attenzione però, perché una volta rientrati in patria i giocatori dell’Inter potrebbero forse scendere in campo in base alle norme dei rispettivi paesi se queste lo consentissero dopo il consueto giro di tamponi prima di un match ufficiale. In Italia, ad esempio, Mancini vorrebbe fare affidamento sui giocatori italiani dell’Inter ma su questo fronte, giocando a Parma la prima partita, la Figc dovrà attendere il responso dell’Ats Emilia Romagna.

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