Milano, 22 settembre 2021 – Inter a forza undici. Sono i marcatori diversi della squadra di Simone Inzaghi dopo le prime cinque partite disputate. Cooperativa del gol dunque, e i risultati dei nerazzurri sono migliori rispetto alle prime cinque giornate dell’anno scorso. Per il momento, Inzaghi meglio di Conte. Chi l’avrebbe mai detto?
Tanti gol fatti, pochi subiti
Certo, nel conteggio va specificato che ci sono sei gol segnati in una volta sola nel set rifilato al Bologna, ma oggi i numeri dicono che l’Inter di Simone Inzaghi rende meglio in attacco e reagisce meglio anche in difesa. Sono 18 gol segnati a fronte di solo 5 subiti, un dato migliore rispetto alle prime cinque partite di un anno fa che hanno recitato 13 gol segnati e 8 incassati. C’è da dire che quella Inter di Conte era in fase di rodaggio, alla ricerca di un equilibrio tra un attacco dirompente, ci furono 5 gol al Benevento, e una difesa ancora troppo perforata, e forse un calendario non semplicissimo con Milan e Lazio affrontate subito. La sconfitta nel derby sembrava poi aver relegato l’Inter a ruolo di comprimaria. Non fu così.
La cooperativa guidata da Dzeko
I dati positivi sono enormi, partendo dal fatto che la squadra continua a essere prolifica nonostante l’uscita del bomber Romelu Lukaku e della freccia destra Achraf Hakimi. Il sostituto designato, cioè Edin Dzeko, è partito alla grande, guidando con i suoi quattro gol la cooperativa di marca nerazzurra che solo nelle prime cinque giornate di campionato ha portato undici giocatori diversi a segno (Skriniar, Calhanoglu, Vidal, Dzeko, Lautaro, Correa, Dimarco, Barella, Vecino, Darmian e Perisic). Bene anche dal punto di vista caratteriale l’Inter, capace comunque di compattarsi e reagire nei momenti di difficoltà. Soprattutto a Firenze, campo storicamente difficile e in cui ribaltare un risultato non è mai facile. Ora la prova del nove con l’Atalanta, poi una sfida decisiva in Champions con lo Shaktar.
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