Milano, 22 aprile 2021 – Dribbla i discorsi sul futuro Antonio Conte dopo il pareggio di La Spezia che comunque ha consentito all’Inter di mantenere una certa distanza sulle rivali. Potrebbe avvicinarsi l’Atalanta a meno nove qualora vincesse il match contro la Roma di stasera, mentre Milan e Juventus sono ancora a distanza di sicurezza. Ma Conte chiede chiarezza anche al club dopo le recenti tensioni finanziarie, parlare di futuro è presto.
Vicissitudini societarie
La stagione nerazzurra è stata fino a qui eccezionale in campionato, il filotto di risultati utili consecutivi nel ritorno prosegue, mentre fuori dal campo, come noto, ci sono state una serie di turbolenze finanziarie che Suning sta risolvendo tramite un prestito ponte che consenta di arrivare senza patemi a fine stagione. Poi che succederà? Cessione delle quote di maggioranza o minoranza? Cessione totale del club? Per parlare di futuro Antonio Conte parte da qui: “Noi dobbiamo lavorare sul presente, solo lì possiamo incidere – ha affermato – Siamo a conoscenza delle vicissitudini in società e i problemi sono cambiati. Diventa inevitabile fare chiarezza a fine stagione, lo meritano soprattutto i tifosi”.
Pallone più pesante
Dopo undici vittorie di fila, l’Inter è andata incontro a due pareggi consecutivi contro Napoli e Spezia. Sono punti comunque utili considerando che le avversarie non ne hanno approfittato ma probabilmente è emerso un po’ di braccino corto. Conte lascia comunque una carezza ai suoi: “Tutti avremmo messo la firma per arrivare qui con questo vantaggio – l’analisi del tecnico – Non dimentichiamo che ci sono ragazzi che per la prima volta lottano per lo Scudetto in una volata finale e vedono un traguardo straordinario. Capisco che il pallone pesi di più ma ho fatto comunque i complimenti alla squadra per il piglio e la determinazione con cui sta giocando”.
Superlega
Il tema degli ultimi tre giorni è stato ovviamente quello della Superlega. L’Inter è stata dentro fin da subito assieme agli altri undici club, poi la diaspora delle inglesi e la nota interista in cui si annunciava la fuoriuscita. Antonio Conte guarda entrambe le prospettive in gioco: sport e problemi delle istituzioni calcistiche. “La tradizione, la storia e lo sport vanno rispettati e ogni nazione deve mantenere le sue. Non devono essere toccate. Dall’altra parte penso però che Uefa e Fifa debbano riflettere su come è stato gestito fin qui il calcio”. Insomma, non ci sono vergini.
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