Domenica 24 Novembre 2024
MANUEL MINGUZZI
Calcio

Inter, non solo Hakimi: via alle cessioni degli esuberi

Il club ha fatto cassa con la cessione di Hakimi, ma ci sono tanti giocatori fuori dal progetto tra prestiti e ingaggi pesanti

Radja Nainggolan

Radja Nainggolan

Milano, 11 luglio 2021 – Campagna di cessioni per l’Inter, sfruttando esuberi e ingaggi alti. Se da un lato Achraf Hakimi dovrebbe fruttare più di 70 milioni, dall’altro la riduzione dei costi e il raggiungimento di un certo numero di plusvalenze porterà l’Inter ad effettuare altre operazioni in uscita per agevolare quelle in entrata. Come noto, serve un sostituto di Hakimi, Bellerin e Lazzari i nomi caldi, ma anche sulla fascia sinistra potrebbe arrivare qualcosa. Nel frattempo, via alle cessioni.

Via gli esuberi

I fronti caldi sono però due. Il primo riguardo Joao Mario, su cui è in atto una sfida tra Sporting e Benfica, ma alla fine il portoghese dovrebbe trasferirsi in maglia rossa per circa 7.5 milioni di euro. L’altra situazione da risolvere è legata a Radja Nainggolan e al suo ingaggio da tre milioni. Si cerca un modo per risolvere il contratto, magari con buonuscita e provare ad abbassare il monte ingaggi togliendo diversi milioni al lordo, ma un accordo ancora non c’è. Oltre a questo attenzione anche ad Alexis Sanchez, che tecnicamente servirebbe nelle rotazioni ma economicamente stacca 6 milioni l’anno. Non solo, ci sono gli esuberi e i giovani in prestito. Gravillon dovrebbe essere riscattato dal Reims per circa 3 milioni e per Dalbert è in essere una trattativa con i turchi del Trabzonspor. Occhio anche ai giovani, Rivas dovrebbe andare alla Reggina per meno di un milione, Esposito è diretto al Basilea con Males per un risparmio di due milioni di ingaggio e il portiere Stankovic è pronto per sbarcare in Olanda. Non è finita, Zinho Vanheudsen torna in Italia per accasarsi al Genoa e Pirola è promesso sposo al Monza in Serie B alla corte di Stroppa. Restano da sistemare altri due giovani, Colidio e Brazao, e l’esterno Valentino Lazaro che dopo Conte non rientra neanche nei piani di Simone Inzaghi.

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