Milano, 18 agosto 2022 - Non si placa l’estate calda dell’Inter. Se i temporali imperversano a livello meteorologico sul nord Italia, le temperature attorno alla famiglia Zhang restano alte. Da un lato c’è un mercato da completare con pochissimo budget nonostante i sacrifici di Pinamonti e Casadei, dall’altro continuano a rimbalzare nel mondo finanziario le voci di una possibile cessione del club.
Goldman Sachs e gli investitori
La famiglia Zhang continua a negare qualsiasi ipotesi di cessione, confermando la volontà di continuare al timone dell’Inter. La situazione finanziaria resta però legata all’impossibilità di investire dopo le restrizioni del governo cinese sui finanziamenti nel calcio, per questo motivo il mondo economico-finanziario continua a muoversi dato che Oaktree, che ha garantito un buon prestito per le casse dell’Inter, non ha intenzione di diventare proprietaria del club in caso di eventuale escussione del pegno. Insomma, Suning si tiene in equilibrio tra prestiti e bond, ma nel frattempo chiede bilanci in ordine e plusvalenze per circa 50 milioni di euro. La strategia a lungo termine non sembra attuabile e una soluzione andrà trovata.
Ad oggi le piste sono due: o Suning tornerà ad investire nell’Inter oppure la cessione della società tornerebbe di moda. Sul primo fronte conteranno anche le decisioni del governo di Pechino, che potrebbe sbloccare nuovamente gli investimenti fuori dalla Cina, mentre sul secondo fronte si mormora, come sostiene il Sole 24 Ore, che Goldman Sachs stia informando potenziali investitori con dati riservati sulle condizioni della società nerazzurra. Se qualcosa dovesse muoversi lo si saprà a breve, tuttavia le voci di una possibile cessione riemergono ciclicamente senza poi arrivare ad una concretezza di fondo e infatti la famiglia Zhang è ancora al comando. Restano comunque turbolenze di fondo, che si riverberano sull’aspetto tecnico e sul calciomercato.
Perso Gleison Bremer, Marotta lavora a trattenere i big ma nonostante le cessioni di Pinamonti e Casadei non può chiudere per Akanji data la richiesta di 15 milioni del Dortmund. La proprietà non ha ancora dato l’ok all’operazione e la dirigenza spera che i tedeschi possano rivedere la loro posizione. Se non sarà così si andrà su una operazione low cost con Francesco Acerbi sempre sul taccuino dell'amministratore delegato.
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