Napoli, 4 luglio 2021 - Alla soddisfazione fa da contraltare la preoccupazione: le prestazioni sempre più brillanti di Lorenzo Insigne con la maglia dell'Italia di Roberto Mancini non aiutano il Napoli in ottica rinnovo visto che la vetrina di Euro 2020 sta attirando sempre più pretendenti al folletto di Frattamaggiore.
Due posizioni opposte
E che pretendenti: gli ultimi club a essersi iscritti alla corsa al capitano sono Tottenham e Barcellona, che in realtà starebbero facendo più di un pensierino su un giocatore che tra poco meno di un anno sarà un ambitissimo parametro zero. Sempre ammesso che nel frattempo non arrivi il tanto agognato prolungamento del contratto che lo lega alla maglia azzurra: la volontà a entrambe le parti in causa non manca ma potrebbe non bastare qualora nessuna delle due cedesse dalle proprie posizioni. Quella di Insigne: vedere lievitare lo stipendio da 4,5 a 6 milioni. Quella del Napoli: vedere diminuire il suddetto ingaggio attuale del numero 24. Insomma, se non si è su rette parallele poco ci manca. Eppure, di mezzo c'è un oceano di affetto che conterà non poco nella trattativa: un affetto che tra l'altro sta crescendo di pari passo con il rendimento del fantasista con la casacca della Nazionale. Basti pensare che anche i più assidui critici di Insigne, ironicamente quasi tutti di fede partenopea, si stanno rendendo conto del talento di un giocatore che sa fare molto di più oltre all'ormai famoso 'tiro a giro'. Leadership, spirito di sacrificio, intelligenza calcistica: il pacchetto Insigne non sarà voluminoso alla vista ma sulla qualità del contenuto dubbi non ce ne sono più. Se ne sono accorti l'Italia intera e anche il resto del continente.
Appuntamento a Castel di Sangro
In realtà del valore del folletto di Frattamaggiore ne è consapevole anche Aurelio De Laurentiis che, dopo le frecciate lanciate qualche giorno fa un po' a tutti i giocatori della rosa a caccia di un nuovo contratto, nelle ultime ore ha parzialmente invertito la rotta complimentandosi in pubblico con il capitano della sua squadra. L'impressione è che adesso sia proprio quest'ultimo a occupare la posizione più comoda in un tavolo delle trattative che ufficialmente si aprirà solo dopo la fine dell'Europeo. In realtà l'attesa, a prescindere dall'esito di Italia-Spagna, è ancora lunga perché presumibilmente Insigne si aggregherà alla truppa di Luciano Spalletti solo nel ritiro di Castel di Sangro, il secondo in programma in un'estate che sarà rovente sia per il diretto interessato sia per un'intera città.