Roma, 12 ottobre 2020 - Un’annata da incorniciare, record battuti, storia riscritta. La scorsa stagione di Ciro Immobile è stata senza dubbio la migliore dell’attaccante partenopeo, giunto alla soglia dei 30 anni. Con i suoi 36 gol ha avuto la meglio anche su Lewandowski portando a casa la Scarpa d’Oro. Di questo successo Immobile ha parlato a France Football in una lunga intervista: "Se si guarda il palmarès si alternano sempre Leo Messi e Cristiano Ronaldo, l'unico che si è inserito è stato Luis Suarez. Vedere il mio nome al loro fianco è semplicemente fantastico. Senza il Pallone d'Oro quest'anno, la Scarpa d'Oro ha un valore aggiunto. Sebbene siano due cose diverse, una dipende dai voti e dai trofei collettivi, l'altra esclusivamente dalle statistiche. Ho anche battuto Lewandowski, che quest'anno era un potenziale vincitore del Pallone d'Oro. È un trofeo significativo per gli attaccanti”. Poi sui modelli di ispirazione in campo: “Mi piace citare David Trezeguet, con cui ho lavorato alla Juventus. Mi ha fatto un'impressione incredibile in area di rigore. Non ho mai visto nessuno come lui. Aveva coordinazione e tecnica per segnare su qualsiasi tipo di cross e con qualsiasi parte del suo corpo. C'erano anche Christian Vieri in Nazionale, Filippo Inzaghi in Champions League, Luca Toni e Alberto Gilardino ai Mondiali 2006. Ho iniziato a capire il calcio con questi giocatori. Abbiamo avuto un sacco di attaccanti!”, ha concluso.
INFERMERIA - Non arrivano buone notizie per Simone Inzaghi. Dal ritiro della nazionale è suonato forte il campanello d’allarme. Manuel Lazzari infatti, avrebbe riscontrato un problema al flessore che potrebbe tenerlo fuori diverse settimane. A Formello invece, si continua a lavorare senza i nazionali e senza gli altri infortunati. Ai box ci sono ancora Lulic, Radu, Luiz Felipe, Marusic, Bastos, senza contare l’assenza giornaliera di Patric. Il recupero dello spagnolo diventa di fondamentale importanza, viste le tante defezioni in difesa. Primo giorno di lavoro per Hoedt, ma l’olandese avrà bisogno di tempo per rimettersi in pari con i suoi compagni.