Venerdì 10 Gennaio 2025
REDAZIONE SPORT

Icardi fa causa all'Inter. L'ex capitano chiede il reintegro e un milione e mezzo di danni

L'argentino chiede di poter partecipare alle sessioni di allenamento tecnico-tattiche

Mauro Icardi fa causa all'Inter (Ansa)

Milano, 30 agosto 2019  - Mauro Icardi intende fare causa all'Inter chiedendo 1.5 milioni di euro e il reintegro nella parte tattica. L'ex capitano nerazzurro, con il reintegro intende la partecipazione del giocatore alle sessioni di allenamento tecnico-tattiche, la cosiddetta partitella, confermano ambienti dell'Inter. Icardi è escluso dagli allenamenti sin dai giorni del ritiro della squadra a Lugano.

Una notizia choc per il club nerazzurro arriva proprio nel giorno in cui l'ad dell'Inter, Beppe Marotta, era ottimista per la chiusura del caso 'telenovela' del mercato. Infatti nelle ultime ore sia Monaco che Atletico Madrid avevano avanzato un'offerta per l'ingaggio dell'argentino, e sembrava che l'attaccante stesse facendo le sue valutazioni sulle offerte. 

Marotta aveva detto: "Siamo certi di poter trovare una soluzione adeguata per Icardi, per la professionalità che ha sempre dimostrato. Idee ce ne sono diverse: aspettiamo e vediamo". A tre giorni alla fine del mercato il tempo stringe, e le cose si complicano per l'Inter.

Il Monaco aveva chiesto all'Inter il calciatore in prestito, disposta a un super ingaggio da 10 milioni di euro annui per l'argentino, cioè quasi il doppio di quelli che percepisce in nerazzurro. Ma l'assenza della Champions non convinceva Maurito. Poi anche l'Atletico Madrid, convinta dal 'Cholo' Diego Simeone, aveva proposto 70 milioni di euro con la formula del prestito con diritto di riscatto. In tutto ciò poi poteva spuntare ancora la Juventus, sempre interessata all'attaccante, ma con qualche giocatore da sfoltire prima. 

QUELLA FASCIA DI CAPITANO TOLTA - La storia d'amore tra Icardi e l'Inter era iniziata nel luglio 2013, e condita con 124 gol. La crisi ha una data: è il 13 febbraio scorso quando con un tweet l'Inter annunciava di aver tolto la fascia di capitano a Icardi per assegnarla ad Handanovic. Inizia così la parabola discendente dell'argentino in nerazzurro. Poi Icardi ci ha messo del suo e non rispondendo alla convocazione contro il Rapid Vienna in Europa League, e peggiorando i rapporti. Ne seguì la scelta del club di metterlo sul mercato, seguita da una telenovela interminabile e ora dalle carte bollate: da capitano, uomo immagine, bomber, a giocatore scomodo, isolato dal club, poi dai compagni, fino all'epilogo della causa. 

In tutto ciò, e se ne sono accorti anche all'estero (vedi Real Madrid) ha pesato il ruolo di Wanda Nara, moglie e agente, abituata a interferenze nelle vicende dello spogliatoio e del campo, sui social e anche in tv, a Tiki Taka. 

Ma Icardi non è il primo giocatore a fare causa alla propria società. Già in passato ci furono i casi di Goran Pandev, Ledesma, Dino Baggio con la Lazio e Federico Marchetti con il Cagliari: al centro del contenzioso c'è l'articolo 7 dell'Accordo collettivo siglato da Aic-Figc e Lega calcio in vigore dal 2005. Forse Icardi spera di finire alla Juve, magari a costo zero, e sta forzando. Ma anche l'Inter ha le sue colpe per non aver gestito meglio la questione.